Giornata Europea dei Parchi, regolatori climatici e custodi di biodiversità
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Giornata Europea dei Parchi, regolatori climatici e custodi di biodiversità

Il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi: in Italia sono molti gli appuntamenti in programma, che declinano questa ricorrenza come un’occasione per riflettere sull’importanza dei parchi in fatto di tutela della biodiversità e di mitigazione climatica.


Promossa da Europarc Federation, la Giornata Europea dei Parchi si celebra il 24 maggio, con tante iniziative sparse per l’Italia. Istituita per ricordare il giorno della fondazione dei primi parchi nazionali europei, creati in Svezia nel 1909, ogni anno questa ricorrenza è preceduta a breve distanza dalla Giornata Mondiale della Terra, altro appuntamento importante per accendere i riflettori sulla tutela ambientale.

In effetti, il legame tra biodiversità e parchi è davvero stretto ed è per questo che, nei giorni precedenti e in quelli successivi il 24 maggio, i parchi italiani saranno protagonisti di iniziative a tema che permetteranno di far risuonare lo slogan ufficiale dell’edizione 2023: “Costruire sulle nostre radici”.
Impossibile elencare tutti gli eventi in programma ma, di certo, la ricorrenza del 24 maggio è l’occasione ideale per visitare le più importanti riserve naturali, come il Gran Paradiso e il Parco Nazionale d’Abruzzo che, lo scorso dicembre, hanno festeggiato 100 anni di attività.

La ricorrenza permette di riflettere non solo sul ruolo dei parchi in quanto luoghi di tutela della biodiversità ma, attraverso essa, anche dell’intero pianeta: le aree verdi sono il regolatore climatico più efficace e, grazie alla loro capacità di immagazzinare CO2, possono avere un importante effetto di contenimento sull’innalzamento delle temperature.

Italia, scrigno di biodiversità

L’Italia è il Paese europeo che vanta la più ricca varietà di specie viventi e nei suoi 24 parchi nazionali ospita la maggior parte degli habitat essenziali per la vita delle 56.000 specie di animali presenti. Per comprendere l’importanza ambientale dei parchi nazionali italiani, basti pensare ai dati forniti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicati qualche anno fa, ma significativi:

  • Pur ricoprendo solo il 4,8% dell’intero territorio nazionale, i parchi racchiudono ben il 12,8% degli habitat esistenti, il 21% delle specie di flora ed il 67% delle specie di fauna tutelate
  • Nei territori dei Parchi vengono accumulate 5,1 tonnellate di carbonio in più per ogni ettaro di superficie, rispetto a quanto avvenga nel resto del territorio nazionale
  • Il consumo di suolo è frenato dai parchi: a livello nazionale, infatti, circa il 17% dei boschi è diventato superficie artificiale, mentre all’interno delle aree protette questa percentuale si limita al 4,5%.

Il ruolo dei parchi è, dunque, quello di tutelare la natura per permetterne una corretta fruizione, che, a sua volta, ne garantisce il buon mantenimento.

Un circolo virtuoso che, se ben gestito, consente ai parchi di proteggere la biodiversità promuovendo il benessere economico e la promozione di stili di vita sani.

Queste aree verdi gestite, infatti, possono essere contesti in cui promuovere un’economia circolare fondata su produzioni di qualità, realizzate valorizzando il lavoro umano, tutelando la biodiversità e riducendo le emissioni di CO2.

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