Giornata Mondiale della Diversità Biologica 2019: focus su cibo e salute
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Giornata Mondiale della Diversità Biologica 2019: focus su cibo e salute

 

Il 22 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Diversità Biologica. Il tema prescelto per l'edizione 2019 è “la nostra biodiversità, il nostro cibo, la nostra salute”.

Un giorno per riflettere sulla ricchezza biologica presente sul Pianeta e sulle minacce ambientali che la stanno mettendo- rapidamente e inesorabilmente- a rischio. La Giornata Mondiale della Biodiversità (hashtag #WorldBiologicalDiversityDay) è stata proclamata nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica firmata nel 1992 a Nairobi (Kenya). Da quel momento, la ricorrenza si celebra con cadenza annuale, ogni 22 maggio.

“La nostra biodiversità, il nostro cibo, la nostra salute”. Questo il tema centrale prescelto per l'edizione 2019. Come sono collegati fra loro i tre elementi, e cosa rende urgente o importante un focus di questo genere? “Che siate a New York o a Nairobi o a Nagoya, avete maggiori possibilità di avere accesso a una maggiore varietà di cibo rispetto ai vostri genitori o ai vostri nonni. Ma anche se l'offerta è diversificata, la dieta globale nel complesso- ciò che la gente in effetti mangia- sta diventando sempre più omogeneizzata, e questo è molto pericoloso”.

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Il monito giunge direttamente dalle Nazioni Unite per giustificare proprio la scelta tematica, e svela una grande verità: negli ultimi 100 anni, oltre il 90% delle varietà di colture sono scomparse dai campi. Metà delle razze di bestiame sono andate perdute e i 17 maggiori territori di pesca del mondo hanno ormai esaurito le loro risorse o sono ai limiti della sostenibilità. Si stima che, entro la fine del secolo, il 50% delle specie viventi rischi di scomparire a causa dell'impatto antropico. In una tale situazione di declino, è inevitabile che l'agro-biodiversità si stia progressivamente impoverendo.

La standardizzazione dei cibi e l'uniformazione del sistema agroalimentare comporta rischi notevoli, tanto in termini di perdita di biodiversità quanto in termini più ampi di sostenibilità, comprendendo spesso tecniche di produzione su larga scala, poco rispettose di ecosistemi e salute. La perdita di diete diversificate, poi, è direttamente collegata a malattie o fattori di rischio come il diabete, l'obesità e la malnutrizione.
Un discorso a parte merita, inoltre, la sovranità alimentare, indissolubilmente connessa a diritti umani fondamentali quali il diritto al cibo, alla cultura e alle tecniche di produzione tradizionale. Problematiche che, specialmente nel complicato mondo di oggi, è bene evitare di ignorare.
Molti sono, dunque, i motivi per tutelare la straordinaria ricchezza costituita da tutte le specie viventi sulla Terra. La Giornata Mondiale della Biodiversità offre buoni spunti di riflessione.

La lotta alla perdita di diversità biologica è, peraltro, annoverata fra gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Goal 15: proteggere, restaurare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, lotta alla desertificazione, e fermare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità) previsti dall'Agenda 2030.

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