#SustainableTalks: Repower Italia
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#SustainableTalks: Repower Italia

Per i #SustainableTalks di oggi abbiamo intervistato Davide Damiani, Responsabile PR & Sales Promotion Repower Italia.


Da dove nasce la necessità della vostra azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?

Dal nostro DNA: Repower nasce nel cantone dei grigioni, una valle di grande pregio e vocazione turistica. Muoversi in un contesto del genere significa pensare ad esempio a come inserire paesaggisticamente un impianto di generazione in modo che diventi parte dell’identità di quel territorio. Un lavoro che abbiamo portato anche nel mondo dei prodotti, come testimoniano i due premi Compasso d’Oro per il design dei nostri prodotti. Grazie a questa storia (Repower sta per compiere 120 anni) e a questa sensibilità, cerchiamo di praticare una sostenibilità “equilibrata”, non avvertiamo l’esigenza di strillarla ai quattro venti ma siamo molto sicuri di noi riguardo cosa intendere quando si usa una parola un po’ inflazionata oggi. Per Repower la sostenibilità è il punto di equilibrio tra tre variabili: quella ambientale, quella economica e la qualità di vita dell’uomo, che deve essere tenuta in pari considerazione rispetto alle prima due.


L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?

La comunicazione interna, rivolta ai colleghi, ha rafforzato un senso di appartenenza all’azienda che passa per l’identificazione con i nostri valori chiave, tra cui la sostenibilità ha sicuramente un ruolo di primo piano. Riguardo all’esterno, Repower ha voluto valorizzare il proprio approccio consulenziale rispetto alle aziende sue clienti, sostenendole in un percorso di riduzione delle emissioni, di aumento dell’efficienza o di introduzione di servizi innovativi come la ricarica per auto elettriche, affiancando i nostri clienti (quasi dei partner) nella valorizzazione delle loro scelte. Questo vuol dire che sappiamo vestire i panni anche dell’agenzia di comunicazione, che cura l’immagine delle aziende che scelgono Repower, rilanciando i messaggi chiave dei nostri clienti e mettendo a disposizione le proprie properties (2 famiglie social, altrettanti blog, report, ecc.) per dare ancora più visibilità alle PMI che si impegnano nel campo della sostenibilità.


Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?

Il gruppo Repower pubblica un bilancio di sostenibilità da diversi anni, quest’anno Repower Italia ha voluto farne uno suo, dedicato al nostro mercato e a quanto fatto nei nostri “primi 20 anni” di attività in Italia. Avere un bilancio di sostenibilità significa adottare un processo di continuo miglioramento delle proprie performance ambientali, e non solo. Ci impegniamo a creare anche una cultura in grado di fare scelte consapevoli in questo settore, e lo facciamo attraverso i contenuti prodotti come media company. Dal nostro white paper sulla mobilità sostenibile (giunto alla settima edizione) alla nuova stagione del podcast su sostenibilità ed innovazione, sono molte le azioni che facciamo in questo senso e che ricadono sotto il cappello della Social Corporate Responsability. Parte di queste azioni sono curate anche da consulenti esterni.


Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?

Sicuramente la seconda. La sostenibilità può essere declinata in tante forme e soluzioni, oggi è importante condividere l’obiettivo finale ed aprirsi a strade diverse per raggiungerlo. Non esistendo un “silver bullet” nella lotta al cambiamento climatico, è importante diversificare le soluzioni, testare quelle promettenti e puntare su quelle efficaci. Non solo. Grazie a questo obiettivo comune, abbiamo assistito ad una condivisione sempre più profonda di competenze provenienti da settori diversi. È il caso ad esempio della mobilità elettrica, che ha saputo mettere insieme le telecom, il settore automotive e quello energy. In questo scenario Repower ha lanciato il suo primo circuito nazionale privato di ricarica che va oltre l’individuazione del semplice punto per collegare la propria auto elettrica, rappresentando una vetrina per le aziende che ne fanno parte ed una forte promozione per i territori ben attrezzati ad accogliere i driver elettrici.


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Davide Damiani, laureato in Scienze politiche alla LUISS nel 2002, inizia il suo percorso professionale a Bruxelles, dove lavora per tre anni avvicinandosi al settore energy grazie all’esperienza maturata al Parlamento Europeo. Il percorso in Repower inizia nel 2007 aprendo l’ufficio di Roma e seguendo i rapporti istituzionali, per poi evolversi ed arricchirsi fino ad oggi, quando segue le relazioni esterne e la funzione di Sales Promotion, con focus specifico sulle sponsorship e le attività di media company.



Immagine: Federico BeccariUnsplash

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