FIT for 55: l’Europa accelera
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FIT for 55: l’Europa accelera

Immagine: Jason Blackeye

Sono state approvate in via definitiva, le norme che fissano nuovi obiettivi di risparmio energetico per il 2030, nell'ambito del Green Deal europeo.

Il 14 luglio del 2021 la Commissione europea ha adottato il pacchetto di misure Fit for 55, che adegua la legislazione vigente in materia di clima ed energia al nuovo obiettivo dell'UE che prevede una riduzione minima del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030.

 La nuova legge per accelerarne gli obiettivi, già precedentemente concordata dai negoziatori di Parlamento e Consiglio a marzo 2023, è stata adottata con 471 voti a favore, 147 contrari e 17 astensioni. La modifica della direttiva UE sull'efficienza energetica prevede che i Paesi UE dovranno garantire una riduzione del consumo energetico di almeno l'11,7 % entro il 2030, rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020. Perché entri in vigore ultimo step è l’approvazione formale del Consiglio dei ministri UE.
 

Il relatore Niels Fuglsang ha dichiarato: "La crisi energetica non è finita. Non c'è alcuna garanzia che i prossimi inverni saranno miti come gli ultimi. Ora e nei prossimi 7 anni è il momento di realizzare i cambiamenti strutturali necessari. Nel corso di questa procedura, sono molto felice che siamo riusciti a spingere gli Stati membri verso obiettivi di efficienza energetica molto più ambiziosi. Questo è fondamentale per non dipendere più dall'energia russa in futuro e per raggiungere i nostri obiettivi climatici. Oggi è una grande vittoria. Un voto non solo positivo per il nostro clima, ma anche negativo per Putin."

Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso misure locali, regionali e nazionali, in diversi settori, come la pubblica amministrazione, gli edifici, le imprese, i centri dati. I deputati hanno sottolineato che la manovra riguarderà in particolare il settore pubblico, che dovrà ridurre il consumo finale di energia dell'1,9% ogni anno.

Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che almeno il 3% degli edifici pubblici sia ristrutturato ogni anno con l’obiettivo di renderli edifici a energia quasi zero o a emissioni zero. La direttiva stabilisce poi anche nuovi requisiti per sistemi di teleriscaldamento efficienti. Per monitorare e garantire l’applicazione delle norme sarà creato un nuovo meccanismo di applicazione.

La direttiva risponde alle proposte dei cittadini contenute nelle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa. Nel marzo 2021 è stato infatti consentito a tutti gli europei, attraverso un processo “dal basso verso l’alto”, di esprimere la loro opinione su ciò che si aspettano dall’Unione europea raccogliendo proposte e idee. Quella a cui la misura fa testo mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas attraverso progetti di efficienza energetica e l'espansione della fornitura di energia pulita e rinnovabile.

Inoltre è allineata alla proposta che sostiene gli investimenti nelle tecnologie per le energie rinnovabili, alla proposta che promuove l'esplorazione di nuove fonti energetiche ecologiche e di metodi di stoccaggio, a sostegno degli obiettivi climatici dell'UE ed infine a quella che promuove processi produttivi più ecologici da parte delle aziende, sostenendole nell'individuazione delle soluzioni migliori.

 

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