Guardiamo la cruda realtà: non conterremo il limite di 1,5 C
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Guardiamo la cruda realtà: non conterremo il limite di 1,5 C

Immagine: Zulubo


Climate Finance Shadow Report: i Paesi sviluppati sono in ritardo di tre anni nel mobilitare 100 mld di dollari l'anno per il clima. Un ritardo che mina la fiducia nel dibattito e nell'azione.

Il Sesto Rapporto di Valutazione del panel intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) afferma chiaramente che non stiamo facendo progressi per mantenere l'aumento della temperatura al di sotto del limite di 1,5°C stabilito dall'Accordo di Parigi, con le emissioni ancora in aumento. Allo stesso tempo, il mondo è gravemente impreparato ad affrontare gli impatti ormai inevitabili con gli effetti del climate change. Le conseguenze di questa mancata azione, spiega il rapporto Climate Finance Shadow Report di Oxfam, si sta già manifestando con perdite e danni causati dalla crisi climatica. 

I danni da climate change sono già ampiamente visibili

L'Africa orientale sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi 40 anni, contribuendo a livelli di crisi per la fame. Negli ultimi tre anni, India, Pakistan, America Centrale e Meridionale, America settentrionale occidentale, Regno Unito, Australia e Siberia hanno registrato ondate di calore e/o incendi boschivi senza precedenti. Nel 2022, il Pakistan ha subito una grave ondata di calore seguita poi da intense precipitazioni e alluvioni tra giugno e agosto, che hanno colpito oltre 33 milioni di persone. Mentre le inondazioni monsoniche del Pakistan hanno causato distruzioni che hanno colpito persone di tutte le estrazioni sociali, con donne e ragazze a subire maggiormente gli impatti.

L’importanza del finanziamento internazionale

Il finanziamento internazionale a contrasto del cambiamento climatico offre un supporto essenziale a tutte le comunità e ai Paesi per affrontare i danni causati dal clima, adattarsi ai cambiamenti climatici inevitabili e promuovere percorsi di sviluppo a basse emissioni di carbonio.

 

Quest'anno, le parti protagoniste dell'Accordo di Parigi stanno effettuando una Valutazione Globale dei Progressi nel raggiungimento degli obiettivi dell'accordo stesso. Un elemento è già chiaro: l'obiettivo fissato dai Paesi sviluppati di fornire 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 per il finanziamento a contrasto del climate change non è stato raggiunto.

 

Sulla base degli attuali documenti di rendicontazione, nel 2020 è stato segnalato un totale di 83,3 miliardi di dollari a finanziamento ma, nonostante sia una cifra considerevole, si discosta significativamente dalla promessa fatta già nel 2009 ed è basata su pratiche contabili che non riflettono il reale livello di sostegno fornito. Per tutti questi motivi, in base alle stime e le informazioni elaborate da Oxfam, è necessaria un'azione urgente per fornire i finanziamenti necessari a combattere ed affrontare il cambiamento climatico nel Mondo, a partire dal soddisfacimento immediato dell'obiettivo di 100 miliardi di dollari all'anno.

 

L’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 promuove azioni a tutti i livelli per contrastare il cambiamento climatico. Un fenomeno che sta sconvolgendo le economie nazionali, con costi alti per persone, comunità e paesi oggi, e che saranno ancora più gravi un domani.

 

Tutto il mondo sta già sperimentando gli impatti significativi del climate change, quali ad esempio il mutamento delle condizioni meteorologiche, l’innalzamento del livello del mare e altri fenomeni ancora più estremi. Le emissioni di gas a effetto serra, derivanti dalle attività umane, sono la forza trainante del cambiamento climatico e continuano ad aumentare. Attualmente sono al loro livello più alto nella storia: per questo, se non si prendono reali provvedimenti, si prevede che la temperatura media della superficie terrestre aumenterà di 3°C in questo secolo. Alcune aree del pianeta sono destinate a un riscaldamento climatico ancora maggiore e le persone più povere o vulnerabili saranno le più esposte.

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