Case Green: Approvata dal Parlamento Europeo la direttiva, Italia contraria
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Case Green: Approvata dal Parlamento Europeo la direttiva, Italia contraria

Immagine: Lily Banse, Unsplash 

Il Parlamento propone incentivi solo su installazione di impianti rinnovabili domestici e riscaldamento, resta aperto il dialogo sui bonus edilizi da definire.

Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva case green che prevede l'efficienza energetica degli edifici entro il 2030. La direttiva mira a intervenire prioritariamente sull'efficienza energetica del 15% degli edifici più energivori, che dovranno collocarsi nella classe energetica più bassa (G).

L'obiettivo è la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033 per gli edifici residenziali. La direttiva include anche disposizioni su impianti solari, nuove costruzioni e bonus edilizi. Gli Stati membri non potranno offrire incentivi finanziari per l'installazione di caldaie individuali che usano combustibili fossili. Restano possibili le agevolazioni per le tecnologie di riscaldamento a combustibili rinnovabili. Gli edifici di pregio storico-architettonico, i luoghi di culto, gli edifici temporanei e le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all'anno possono essere esentati dal raggiungimento degli obiettivi di efficientamento.

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L’approvazione da parte del Parlamento, tuttavia, non rappresenta la conclusione del processo poiché rimane ancora la fase di negoziati tra le istituzioni europee, nota come trilogo, per raggiungere il testo definitivo.

Nonostante alcuni Paesi, tra cui l’Italia, abbiano già annunciato di non supportare la versione della direttiva uscita da Strasburgo, l’approvazione del testo è un importante passo avanti verso l'attuazione del nuovo provvedimento, che mira ad aumentare l'efficienza energetica ma che, secondo gli oppositori, potrebbe comportare costi maggiori, in capo ai cittadini, per le ristrutturazioni.

Inoltre, data la possibilità, prevista dalla norma, di finanziamenti dedicati, sia a livello europeo che nazionale, per l’ammodernamento degli edifici dal punto di vista dei miglioramenti edili (ovvero per quanto non è compreso nell’installazione di impianti per le rinnovabili ed impianti di riscaldamento) un punto cruciale dei negoziati sarà la possibilità di chiedere a Bruxelles delle agevolazioni sull’uso delle finanze pubbliche per la creazione di bonus specifici per chi necessita di interventi sostanziali sui propri immobili.

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