Fotovoltaico e agrivoltaico, dove orientare il solare europeo
Energia

Fotovoltaico e agrivoltaico, dove orientare il solare europeo

Il MASE pubblica il decreto d’incentivo all’agrivoltaico innovativo. Intanto, un’analisi valuta il potenziale dei sistemi fotovoltaici su tetti, serbatoi e strade. 

Le politiche comunitarie hanno attribuito al solare un ruolo di spicco nella transizione energetica. Il settore è chiamato, infatti, contribuire alla decarbonizzazione con almeno 385 GW di impianti installati entro il 2025 e 720 GW entro il 2030. Nell’ottica di raggiungere gli obiettivi, da un lato c’è l’agrivoltaico innovativo a definire nuove opportunità di sviluppo; dall’altra esistono applicazioni a consumo di suolo zero, che potrebbero da sole garantire il raggiungimento dei traguardi imposti dai target. 

MASE, un decreto d’incentivo all’agrivoltaico innovativo

Sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato recentemente pubblicato il decreto che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. Focus del provvedimento, entrato in vigore dal 14 febbraio, è la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali la produzione di energia pulita possa coesistere con l’attività agricola.

Ma che cos’è l’agrivoltaico innovativo o avanzato? I termini si riferiscono a impianti fotovoltaici basati su soluzioni integrate e innovative, con montaggio dei moduli elevati da terra, ed eventuale tracciamento solare. Requisito fondamentale è che non compromettano la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale e che consentano l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione. Correderanno queste installazioni dei sistemi di monitoraggio capaci di analizzare l’impatto sulle colture, le risorse idriche, la produttività. 

Per promuovere la realizzazione dei sistemi ibridi agricoltura-energia, la misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, nella misura massima del 40% dei costi ammissibili, abbinato a una tariffa incentivante sulla base della quota di energia elettrica netta immessa in rete.

“Con questo decreto” ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, “aggiungiamo un altro tassello alla nostra strategia energetica, valorizzando in questo caso la grande potenzialità del settore agricolo impegnato nella transizione. Il doppio binario incentivante che abbiamo predisposto, in un costruttivo contatto con la Commissione può essere una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l’affermazione della qualità agricola italiana, unica nel mondo, con la spinta agli obiettivi climatici”.

Come previsto dal provvedimento, entro quindici giorni dalla pubblicazione saranno approvate dal Ministero le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici. Il testo integrale del DM Agrivoltaico innovativo è disponibile a questo link.

 

Fotovoltaico su infrastrutture e tetti: un enorme potenziale

Un nuovo studio del Journal Citation Reports (JCR)- rapporto annuale prodotto dall'Institute for Scientific Information- ha valutato il potenziale dei sistemi fotovoltaici installati su tetti, serbatoi e strade.

Il lavoro, dal titolo “Comunicazione sul potenziale del fotovoltaico applicato nell’Unione europea: tetti, serbatoi, strade (R3)”, ha adottato un approccio geospaziale per valutare il potenziale della capacità tecnica delle superfici citate, considerando topografia, vincoli ambientali e di utilizzo del territorio e stimandone, in seguito, il rendimento energetico.

I risultati descrivono la possibilità di una vera e propria impennata nella produzione di energia da fotovoltaico. Secondo l’analisi, infatti, queste tre sole applicazioni potrebbero garantire all’Unione una capacità solare installata di oltre 1 TW. Ovvero, circa 300 GW in più dell’obiettivo UE per il 2030.


Immagine di copertina: Derek SuttonUnsplash

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