Conferenza nazionale sul clima: alluvioni e siccità
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Conferenza nazionale sul clima: alluvioni e siccità

Immagine: Matt Palmer, Unsplash


Si è svolta il 5 luglio a Roma la Conferenza nazionale sul clima 2023, "Alluvioni e siccità. Quali strategie per affrontare la crisi climatica?"

Conferenza nazionale sul clima, quarta edizione. Si è tenuta il 5 luglio a Roma, presso l’Auditorium del Museo Ara Pacis, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 scegliendo come tema “Alluvioni e siccità. Quali strategie per affrontare la crisi climatica?”. L'evento è stato organizzato da Italy for Climate, con il patrocinio del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, la Commissione europea e Rai Per la Sostenibilità.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha dichiarato: «l’impatto crescente dei cambiamenti climatici sulla nostra quotidianità ci impone un’azione risolutiva e integrata».

Durante la Conferenza è stato presentato il nuovo Special Report, che analizza i numeri del legame tra acqua e clima. È stata posta l’attenzione sulla fase di «anormalità climatica permanente» che sta modificando il ciclo dell’acqua, su scala globale e locale, aumentando la frequenza e l’intensità di eventi meteoclimatici estremi. L’obiettivo è quello di capire questa nuova realtà per poterci convivere e ridurre contemporaneamente le emissioni di gas serra.

«Siamo oramai entrati in una fase di anormalità climatica permanente – ha dichiarato Andrea Barbabella, Responsabile scientifico di Italy for Climate – che ha già modificato il ciclo dell’acqua, aumentando frequenza e intensità di eventi meteoclimatici estremi. […] Come collettività dobbiamo comprendere con urgenza il nesso tra la crisi climatica e i rischi di un ciclo idrico sempre più sotto stress, mettendo in campo interventi straordinari di mitigazione e adattamento».

In seguito all’analisi ha esposto dieci proposte:

  • aggiornare e rendere più incisive le misure di mitigazione e di adattamento;
  • aumentare l’impegno climatico: tagliare le emissioni nette del 58% al 2030 (rispetto al 1990) e raggiungere la neutralità climatica al 2045. Per far questo, tra le altre cose, si deve spingere sulle rinnovabili e, tra queste, sfruttare a pieno il potenziale dell’idroelettrico;
  • adottare una Legge per il Clima;
  • migliorare il livello di conoscenza delle risorse idriche in Italia, con un quadro aggiornato di tutti i settori;
  • rinnovare le infrastrutture e tagliare le perdite di rete, oggi pari al 42% del prelievo per uso civile;
  • promuovere un uso più efficiente e circolare dell’acqua in agricoltura;
  • promuovere l’uso efficiente e circolare dell’acqua nelle industrie, agevolando gli investimenti;
  • verificare gli aggiornamenti dei Piani di gestione del rischio alluvioni;
  • valorizzare soluzioni basate sulla natura: è necessario che vi siano aree o casse di espansione controllata delle piene e che i fiumi possano espandersi maggiormente nei loro corsi naturali;
  • valorizzare il ruolo delle città: possono contrastare le ondate e le isole di calore aumentando le infrastrutture verdi; possono contribuire a ridurre i rischi di alluvione, riducendo le impermeabilizzazioni di aree urbane e di parcheggi.

Durante i Climate Talks, le proposte sono state dibattute con i rappresentanti del mondo delle imprese e delle istituzioni. Per poi concludere con il Roundtable, dove si è discusso con alcuni interlocutori politici il nuovo Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) presentato in Europa e le strategie per affrontare la crisi climatica in corso.

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