Le interviste del Direttore: Carmela Pace
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Le interviste del Direttore: Carmela Pace

Intervista a Carmela Pace, Presidente di UNICEF Italia.

Nonsoloambiente.it si pone da sempre come obiettivo quello di fornire un’informazione chiara e contestualizzata su primari argomenti di attualità che abbiano ricadute dirette o indirette sull'ambiente. La rubrica, realizzata su base settimanale e pubblicata nella giornata del martedì,  si basa sulla realizzazione di interviste condotte dal direttore in modo autonomo o a fronte di valutazione di temi o iniziative particolari, corredati di dati. Per informazioni scrivete a: direzione@nonsoloambiente.it

UNICEF è il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, UNICEF ha sottolineato alcuni dati che dovrebbero destare una profonda riflessione: circa 2 miliardi di bambini vivono in aree in cui i livelli di inquinamento atmosferico superano gli standard stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), 700 bambini al giorno muoiono di diarrea acuta per acqua contaminata. Quali sono a Suo avviso le azioni programmatiche che gli Stati potrebbero attuare per arginare fenomeni simili nel terzo millennio?

Le bambine e i bambini sono tra le persone più colpite dalla crisi climatica e, al tempo stesso, quelle che hanno meno voce in capitolo. Il nostro pianeta ha bisogno di sostegno e tutele, perché da esso dipende il futuro dei nostri bambini ai quali dobbiamo un mondo il miglior mondo possibile. Crediamo fortemente che sia necessario porre maggiore attenzione sul tema della tutela dell'ambiente per garantire ad ogni bambino, bambina e adolescente il diritto ad un ambiente sano, attraverso l’adozione di misure, politiche e legislazioni nazionali e internazionali. In questo processo, inoltre, fondamentale importanza deve essere data ai più piccoli riconoscendo le vulnerabilità dell'infanzia e dell'adolescenza e il loro ruolo chiave come attori nelle politiche che li riguardano. È necessario investire nell’educazione e nella formazione in materia ambientale rivolta a bambini e giovani e favorire la loro partecipazione nei processi che riguardino il cambiamento climatico.

 L'UNICEF chiede alla comunità internazionale di mantenere fede agli impegni presi con l'Accordo di Parigi (2015) per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2°C rispetto all’era preindustriale, con l’auspicio di non superare 1,5°C di incremento. L'UNICEF favorisce, anche con strumenti dedicati come le piattaforme digitali Voices of Youth e U-Report, la partecipazione dei giovanissimi al dibattito sul clima e sostiene l’azione dei movimenti nazionali e internazionali come Fridays for Future.

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UNICEF Italia è impegnato con una serie di attività e iniziative sulla sostenibilità ambientale anche in previsione di PreCop26 e Cop26. Tra queste rientra la campagna “CambiamoAria – Uniti per un mondo sostenibile”. In cosa consiste?
Mi piace ricordare che lo scorso 26 marzo abbiamo realizzato, in collaborazione con l’Ambasciata Britannica di Roma e con il sostegno del British Council, il webinar “Cop26: il ruolo dei giovani nel promuovere consumi sostenibili”. Un appuntamento dedicato interamente ai giovani e promosso dall’Ambasciatore Jill Morris per sensibilizzare gli stessi ai temi della lotta al cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, il webinar è inoltre parte della campagna #All4Climate promossa dal Ministero  della Transizione Ecologica italiano: un fitto programma di appuntamenti che avranno luogo in tutta Italia nel corso dell’anno, con la finalità di promuovere il 2021 come l'anno dell’ambizione climatica, in vista della pre-COP di Milano  e della COP26 che il Regno Unito ospiterà a Glasgow a novembre.

Sempre nell’ambito della campagna #All4Climate, promossa dal Ministero della Transizione Ecologica italiano, e delle attività realizzate in occasione di PreCop26 e Cop26, gli scorsi 15 e 16 luglio, abbiamo dato luogo all’evento rivolto ai giovani: “Hackaton: cambiamento climatico e partecipazione giovanile”. Sono stati coinvolti giovani in tutta Italia, che attraverso attività di formazione e di co-progettazione partecipata, hanno sviluppato idee innovative per rispondere al cambiamento ambientale. Proprio per questo, lo scorso 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, abbiamo lanciato la campagna #CambiamoAria che ha l'obiettivo di porre l’accento sulla vulnerabilità dei bambini di tutto il mondo di fronte agli effetti del cambiamento climatico. In questo modo vogliamo mettere i bambini e i ragazzi al centro; attraverso una serie di attività chiederemo quali sono i loro bisogni, le aspettative, nuovi modi per contribuire in maniera attiva a contrastare la crisi climatica.

Non ci dobbiamo dimenticare che 500 milioni di bambini vivono in aree ad alto rischio di alluvioni, 160 milioni di bambini vivono in aree a rischio alto o estremo di siccità, e che circa il 74% delle calamità naturali tra il 2001 e il 2018 sono state correlate all'acqua, tra cui siccità e inondazioni. Loro sono il nostro futuro, dobbiamo ascoltarli e renderli partecipi perché possono essere agenti del cambiamento in grado di incanalare le loro infinite capacità di attivismo nella creazione di un mondo migliore.

La sostenibilità per essere tale deve coinvolgere contestualmente tre dimensioni: sociale, ambientale ed economica. Quale a Suo avviso, considerato il delicato momento storico che stiamo attraversando, necessita di maggiore attenzione rispetto alle altre e per quale motivo?

Oggi, la questione ambientale è anche economica e sociale e, in questo momento, i diritti dei bambini richiedono maggiore attenzione perché i bambini in una situazione di emergenza sono quelli che pagano sempre il prezzo più alto in termini di conseguenze e perdite. Come UNICEF Italia abbiamo l'ambizioso obiettivo di promuovere un approccio al cambiamento climatico basato sui diritti dei bambini, un approccio che li metta al centro, perché per operare delle scelte è necessario ascoltare innanzitutto coloro che ne vengono maggiormente colpiti, in questo caso i bambini e gli adolescenti.

 

Carmela Pace

Eletta Presidente dell'UNICEF Italia l'11 dicembre 2020, Carmela Pace è nata a Siracusa, laureata in Lettere Moderne. È stata Dirigente Scolastico, membro del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, Referente Nazionale della Commissione arte e cultura FIDAPA (Fondazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), nonché componente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione FIDAPA e Presidente del Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Siracusa.  Ha una lunga esperienza come volontaria UNICEF, durante la quale è stata Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Siracusa e componente della Commissione per la formulazione del Codice etico. Dal 2018 è Vice Presidente dell’UNICEF Italia.

 

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