Green Deal Industrial Plan: presentato il progetto della Commissione
Il piano in quattro pilastri favorirà lo sviluppo di aziende e lavori green sul mercato europeo, assicurando fondi, competenze e accesso ai mercati globali.
Il piano in quattro pilastri favorirà lo sviluppo di aziende e lavori green sul mercato europeo, assicurando fondi, competenze e accesso ai mercati globali.
Le nuove norme sulle etichette, sviluppate insieme a CONAI, favoriscono la semplificazione delle informazioni su riciclo e riuso dei materiali da imballaggi, e puntano a migliorare la qualità della raccolta differenziata.
A Davos la von der Leyen propone un piano in tre atti per tutelare il settore delle tecnologie necessarie alla decarbonizzazione europea, in risposta alle politiche fiscali di Washington.
La direttiva, ancora in fase di studio, prevede l’uso di parametri tecnici a supporto delle dichiarazioni sui prodotti sostenibili, false in oltre il 50% dei casi secondo i dati della Commissione.
Nuove norme sulle comunità diffuse e a distanza, iter burocratico semplificato e conferma dei sussidi per chi condividerà generazione e consumo di energia rinnovabile.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato i decreti per l’approvazione del piano triennale della ricerca di sistema elettrico. Il Piano, da qui fino al 2024, finanzierà con 195,5 milioni lo studio e la ricerca finalizzate all'introduzione sul mercato di “clean tech” in grado di soddisfare le esigenze di efficientamento e ammodernamento del comparto elettrico nazionale.
Da Bruxelles in arrivo una serie di obblighi per la gestione delle importazioni di materie prime associate alla deforestazione, strette su olio di palma, bestiame, legno, soia, caffè, cacao, gomma.
Il Consiglio approva il testo sulla direttiva CSRD, aggiornando gli standard del 2014, si parte nel 2025, estesi gli obblighi per società quotate, anche estere, restano fuori solo le microimprese.
La Commissione propone un meccanismo di attivazione solo in caso di prezzi molto superiori alle massime storiche, l’Italia insoddisfatta minaccia di non votare il meccanismo europeo di acquisto comune del gas in assenza di revisione.
I leader dei maggiori Paesi industrializzati propongono una limitazione delle emissioni per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, con un tetto all’aumento delle temperature più stringente rispetto all’accordo di Parigi.
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