#SustainableTalks: Luca Ciuffreda di Primark
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#SustainableTalks: Luca Ciuffreda di Primark

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di sostenibilità nella moda, impegno nella riduzione dei gas serra e materiali riciclati con Luca Ciuffreda, Head of Sales Italy di Primark.

Da mesi Covid-19 domina le nostre giornate in termini di destabilizzazione e necessità di riprogrammazione oltre alla difficoltà nel prevedere quando si tornerà alla normalità e come. In momenti come questo dove la maggior parte dei messaggi combinano drammaticità e speranza al tempo stesso, come editori e redattori il nostro obiettivo è “buttare il cuore al di la dell’ostacolo” consapevoli che il futuro sarà caratterizzato da una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia. Per questo motivo abbiamo integrato nel nostro piano editoriale delle interviste, #SustainableTalks - condotte ad esperti di settore e referenti aziendali - con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte e come vengano rendicontate, certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente.

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità di Primark di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Primark crede da sempre che la moda debba essere alla portata di tutti, anche quella sostenibile. Prendiamo infatti molto seriamente la nostra responsabilità nei confronti dell'ambiente e dei diritti dei nostri dipendenti. Ad esempio, nella campagnaA Better Future’ lanciata in autunno abbiamo annunciato i successi che stiamo raccogliendo ma anche rinnovato il nostro impegno mirato ad eliminare l’utilizzo della plastica monouso dal nostro business, ad accrescere l'uso di materiali riciclati in tutte le nostre categorie di prodotto e ad incrementare la quantità di articoli realizzati in cotone sostenibile all’interno dei nostri punti vendita.

Un ottimo esempio è il Sustainable Cotton Programme, che abbiamo lanciato nel 2013 con l’obiettivo di formare gli agricoltori a coltivare il cotone attraverso metodi di agricoltura più sostenibili, consentendoci anche di risalire alla sua provenienza. Questo programma, che rappresenta una delle nostre più ampie iniziative legate alla sostenibilità, ci consente di collaborare al fianco degli esperti di Cotton Connect e di altri partner locali che insegnano agli agricoltori metodi di coltivazione più rispettosi dell'ambiente, grazie al minore utilizzo di pesticidi chimici, fertilizzanti e acqua. Ciò garantisce a noi e ai nostri clienti un cotone sostenibile, caratterizzato da un ridotto impatto sull’ambiente e dalla capacità di migliorare il tenore di vita degli agricoltori grazie ad un conseguente miglioramento del reddito. Ad uno sguardo più ampio, il Sustainable Cotton Programme si presenta come il più grande programma indipendente gestito da un rivenditore di moda.

 

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L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Nella nostra campagna ‘A Better Future abbiamo condiviso con clienti e dipendenti i risultati che abbiamo raggiunto in termini di sostenibilità, così come il nostro impegno per un futuro sempre migliore. Per noi questa è stata la prima volta che ci siamo rivolti direttamente ai nostri clienti per illustrare quanto previsto dai nostri programmi di sostenibilità. Grazie infatti a un ascolto attivo dei nostri clienti provenienti da 13 mercati e dei nostri oltre 70.000 dipendenti, ci siamo resi conto dell’importanza che essi attribuiscono alla sostenibilità e al desiderio che Primark intensifichi i propri sforzi proprio in quanto rivenditore di moda a livello internazionale. La campagna ‘A Better Future’ è stata quindi fortemente apprezzata dai nostri clienti e dipendenti, che si sono complimentati con noi attraverso i canali social e le piattaforme di comunicazione interna.

Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
Primark realizza dei report periodici che ne misurano i progressi in termini di sostenibilità. Questi sono accessibili tramite il sito web di Primark, ma anche tramite i suoi partner – tra cui Sustainable Apparel Coalition, ZDHC e Greenpeace Detox – e il report annuale sulla Corporate Responsibility redatto da Associated British Foods plc.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Pur non potendo parlare a nome dell’intero settore, noi di Primark crediamo fortemente nella collaborazione, nel dialogo e nell’azione collettiva a favore di un mondo più sostenibile. Abbiamo grandi ambizioni per rendere la nostra attività più sostenibile e troviamo estremamente entusiasmante individuare le migliori soluzioni per far fronte al cambiamento climatico. Ci impegniamo quindi a ridurre il nostro impatto sul pianeta ed è per questo motivo che abbiamo scelto di aderire alla Carta per la Moda Sostenibile delle Nazioni Unite (UNFCCC), con lo scopo di ridurre le nostre emissioni di gas serra del 30% entro il 2030, se non addirittura prima. Inoltre, abbiamo già ridotto con successo le nostre emissioni di tipo Scope 3, che includono anche quelle derivanti dai tessuti e dalle materie prime e che si identificano come la nostra principale fonte delle emissioni di gas serra. In aggiunta a tutto ciò, abbiamo infine raddoppiato il numero dei prodotti realizzati con materiali riciclati, per un totale di 40 milioni di articoli entro l’autunno.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
Quando nel mese di marzo a causa della pandemia abbiamo dovuto chiudere le porte dei nostri negozi ci si è presentata l’opportunità unica di concentrarci maggiormente sui nostri programmi di sostenibilità, accelerandone così l’implementazione. Nonostante ciò sia per Primark un processo in atto ormai da molti anni, siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare per soddisfare sia le nostre ambizioni sia le aspettative dei nostri clienti e dipendenti. Pertanto, crediamo che l’intero settore della moda debba proseguire incessantemente nel suo impegno per la diffusione di pratiche più sostenibili. Per noi di Primark significa continuare a lavorare sugli obiettivi che abbiamo annunciato come parte della nostra campagna ‘A Better Future’, ossia riducendo le emissioni di gas serra del 30% entro il 2030 e continuando ad affiancare i nostri partner di fiducia per guidare un cambiamento positivo.

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