#SustainableTalks: Gianluca Randazzo di Banca Mediolanum
Rubriche

#SustainableTalks: Gianluca Randazzo di Banca Mediolanum

In momenti come questo dove la maggior parte dei messaggi combinano drammaticità e speranza al tempo stesso, come editori e redattori il nostro obiettivo è “buttare il cuore al di la dell’ostacolo” consapevoli che il futuro sarà caratterizzato da una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia.

Per questo motivo abbiamo integrato nel nostro piano editoriale delle interviste, #SustainableTalks - condotte ad esperti di settore e referenti aziendali - con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte e come vengano rendicontate, certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente.

 Maria Grazia Persico

Dopo l'intervista a Davide Tassi di ENAV s.p.a., proseguiamo i nostri #SustainableTalks spostandoci in un altro settore con il Gruppo Bancario Mediolanum. Abbiamo parlato con Gianluca Randazzo, Head of Sustainability di Banca Mediolanum

Da dove nasce la necessità per l’azienda in cui lavori di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?

La scelta di Mediolanum di intraprendere tale percorso si fonda sui valori che guidano l’azienda - libertà, impegno, innovazione e relazione - ancor prima che sulle basi su cui questa azienda è stata costituita, cioè la scelta di voler mettere al centro il cliente, che prima di tutto è una persona con i suoi bisogni e i suoi progetti. Occuparsi di persone significa essere consapevoli di voler ricoprire un ruolo sociale che prevede responsabilità, certamente nell’ambito specifico in cui si opera, ed essere consapevoli degli effetti positivi che comportamenti responsabili possono generare nel tessuto sociale in cui le persone, con cui entriamo in relazione, vivono. Questa è la base su cui si fonda il nostro modello di sostenibilità, da qualche anno stiamo lavorando per rafforzare questo approccio rafforzando presidi e attività per garantire un maggiore impatto positivo in ambito economico, sociale e ambientale.

L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?

La condivisione del modello di sostenibilità, l’attività di diffusione della consapevolezza di ciò che facciamo e che faremo ha due valenze importanti: da un lato stimola il dialogo con gli stakeholder nella direzione un miglioramento condiviso, dall’altro aumenta certamente la fiducia nell’azienda e rafforza il senso di appartenenza. Crediamo che i risultati positivi siano, e saranno, determinati dalla comunicazione di ciò che si fa, e questo determinerà in chi ci valuta ciò che siamo, pertanto è fondamentale essere coerenti nelle dichiarazioni con le azioni che si compiono.

Clicca qui per approfondire!

 

Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di una sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?

Attualmente la misurazione delle attività viene effettuata, i dati vengono poi registrati sullo strumento che utilizziamo per la dichiarazione non finanziaria. È un ambito di attività su cui stiamo lavorando per migliorare la gestione dei dati.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?

Nel settore finanziario il tema della sostenibilità è ormai un driver su cui essere posizionati con l’offerta di prodotti sia nell’ambito dei finanziamenti (mutui e prestiti green) sia nell’ambito degli investimenti. Tuttavia il mercato retail, in rifermento alla domanda, ha ancora ampi spazi per maturare.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso le ripresa post Covid-19?

Credo che Covid-19 ci abbia posto di fronte a domande importanti rispetto a temi che abbiamo sempre dato per scontato e sottovalutato, mi riferisco, ad esempio, al ripensare alle priorità e a cosa ci guida nelle scelte che determinano tali priorità; a cosa significa privilegiare scelte di breve termine rispetto a quelle di medio-lungo termine; al valore della relazione e a come renderla solida; alla necessità di valutare chi abbiamo di fronte e con chi vogliamo stare. Sono riflessioni che le aziende devono porsi per valutare se e come intervenire nelle proprie organizzazioni e nei piani industriali, la definizione di una strategia di sostenibilità ed il relativo piano di azione sono, a mio parere, uno strumento determinante sempre, oggi più che mai.


Gianluca Randazzo-1Gianluca Randazzo
Head of Sustainability 

Dal 2014 ha la responsabilità di sviluppare la sostenibilità per il Gruppo Mediolanum, supportando il Consiglio di Amministrazione per la definizione e applicazione della strategia di sostenibilità, gestendo il rapporto con gli stakeholder, promuovendo e coordinando progetti incentrati sulla sostenibilità, predisponendo la dichiarazione non finanziaria e organizzando le attività di Fondazione Mediolanum Onlus. Precedentemente, ha maturato la sua esperienza professionale nel settore Customer Care, Organizzazione, Pianificazione e Controllo e Formazione della Banca. Ha partecipato attivamente alla progettazione e alla realizzazione di Mediolanum Corporate University, l’istituto di formazione permanente, che ha ricevuto vari riconoscimenti a livello mondiale. Da maggio 2019 consigliere del Comitato di Gestione di Fondazione Italia Sociale. Dal gennaio 2020 consigliere del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Mediolanum Onlus.

Clicca qui per approfondire!

Potrebbero interessarti ...

  • Su di noi

    Nonsoloambiente è un magazine online interamente dedicato all’informazione ambientale, che vuole offrire un contributo alla diffusione della cultura sostenibile, donando ai suoi lettori una visione pluralista e aggiornata sulle principali novità del settore, attraverso contenuti freschi, originali e di qualità.