#SustainableTalks: Ecoplastem
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#SustainableTalks: Ecoplastem

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di Economia Circolare e Sosteniblità con Stefano Richaud di Ecoplasteam.

Da dove nasce la necessità della vostra azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?

In Ecoplasteam la sostenibilità è linfa vitale dell’azienda: offriamo ai nostri clienti una plastica riciclata da utilizzare nelle loro produzioni e che può essere a sua volta riciclata. Il nostro motto è dal rifiuto alla materia prima, sposando perfettamente il concetto di Economia Circolare e sostenibilità. La problematica di riciclare un rifiuto complesso come quello dei cartoni per bevande tipo tetrapak, composto da materiali diversi, è rimasta irrisolta per lungo tempo e ciò ha portato all’invenzione e brevettazione del nostro processo innovativo di riciclo. Risolviamo un problema ambientale e tutto ciò che ruota attorno al processo produttivo, come i consumi energetici e la gestione degli scarti, ha la massima attenzione sotto il profilo della sostenibilità.

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L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?

La consapevolezza del sistema economico produttivo in Italia e in Europa è cresciuta tantissimo in questi ultimi anni. Nel 2017, quando Ecoplasteam è nata, le aziende clienti non sapevano la differenza tra un riciclato postconsumo (PCR) dal postindustriale (PIR). Addirittura i riciclati erano confusi con le bioplastiche. Oggi le aziende sono informate, spinte dal loro mercato di riferimento sempre più attento a tematiche di Sostenibilità. Il futuro è Green!

Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?

Siamo una Società Benefit dal marzo 2021, siamo tenuti a presentare ogni anno un bilancio di sostenibilità che viene certificato da un ente esterno. Per redigerlo ci avvaliamo della consulenza di una società specializzata.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?

Certamente sì, operiamo nel settore della plastica che è stata resa simbolo dell’inquinamento globale. Le aziende produttrici di prodotti in plastica hanno il compito di trovare soluzioni sostenibili e cercano la nostra azienda per questa ragione. Nello specifico, produrre oggetti con plastica riciclata diventa elemento essenziale per cui il cliente finale è disposto a pagare un premio sul prezzo e favorire quindi questa buona pratica. Ma in aggiunta, seguire driver volti al recupero, riutilizzo e riduzione offre la possibilità alle aziende di creare saving importanti, entrando in un circolo virtuoso.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?

Se pensiamo per esempio alla mobilità sostenibile e, aggiungo, intelligente, la pandemia ha mostrato che c’erano diverse lacune di sistema su cui è necessario lavorare e migliorare. Il maggiore utilizzo di strumenti quali conference call da remoto e smart working hanno mostrato dei nuovi modelli che le aziende stanno iniziando ad adottare, accertandone degli effettivi miglioramenti in termini di produttività e impiego di risorse. Il brusco arresto durante la pandemia può permettere un rilancio economico e sociale spinto da una maggiore consapevolezza, quella che sradicare modelli lavorativi ritenuti inamovibili è possibile.

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