#SustainableTalks: Dassault Systèmes
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#SustainableTalks: Dassault Systèmes

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di tracciamento di carbonio dei prodotti, innovazione e sistemi di produzione con Guido Porro Managing Director and Vice President - Euromed (Southern Europe) diDassault Systèmes.

#SustainableTalks è una rubrica che nasce dalla consapevolezza dell’editore e della redazione di come sia necessario metabolizzare i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato in termini di comunicazione,  identificando nella sostenibilità un driver positivo di ripartenza e crescita personale e professionale. La rubrica continuerà anche nel 2021, sotto forma di interviste realizzate ad esperti di settore e referenti aziendali, con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte, e come vengano rendicontate. Certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente. La rubrica realizzata su base settimanale, pubblicata nella giornata del giovedì, si basa sulla realizzazione di interviste condotte dalla redazione in modo autonomo o a fronte di specifiche richieste. Per informazioni scrivete a redazione@nonsoloambiente.it

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità della vostra azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Sentiamo una fortissima responsabilità nei confronti di questi temi, essendoci posti come obiettivo ultimo quello di creare gemelli virtuali della realtà per sviluppare innovazione sostenibile, armonizzando natura, prodotti e vita. Si tratta di un purpose altissimo, che prendiamo molto sul serio e applichiamo quotidianamente in maniera molto pratica. Il gemello virtuale rappresenta una riproduzione digitale della realtà, una simulazione in grado di svolgere un ruolo importante nell'economia circolare, per esempio, consentendo ai produttori di progettare soluzioni longeve.

Riteniamo che lavorare basandosi su simulazioni integrate, a partire dalla scala micro (ossia dal livello molecolare) per arrivare a quella macro (le catene della logistica) favorirà un utilizzo efficiente delle materie prime, di singoli materiali, compositi, leghe per sviluppare prodotti più leggeri da trasportare e più performanti in termini di sicurezza. Il business sostenibile passa, infatti, anche attraverso l'uso di meno materiale e di confezioni concepite e costruite per durare. Progettare prodotti sostenibili può contribuire in modo significativo a ridurre l’impronta ecologica dei prodotti.

Che effetti ha generato l'adozione di questo percorso in termini di comunicazione interna ed esterna?
In Dassault Systèmes abbiamo deciso di allineare la comunicazione interna con quella esterna, per dare più consistenza e credibilità a tutto ciò che comunichiamo e a tutti i nostri interlocutori, innanzitutto i nostri collaboratori, che riteniamo debbano essere i primi ambassador. Abbiamo quindi definito tre principi, semplici, ma saldi, su cui basiamo la nostra strategia di sostenibilità:

  • Sperimentare il cambiamento: intendiamo incorporare i principi di sostenibilità in tutto ciò che facciamo e comunichiamo;
  • Armonizzare il nostro portfolio prodotti: ci impegniamo a fornire ai nostri clienti, non solo gli strumenti, ma anche l'ispirazione necessaria per innovare, a loro volta, in modo sostenibile;
  • Collaborare con gli stakeholder: siamo pronti e altamente motivati nel lavorare in partnership con clienti, dipendenti e tutti i nostri interlocutori ai fini di raggiungere questi risultati.

I nostri colleghi sono entusiasti di questa visione strategica. L’orgoglio di far parte di una realtà che metta così in alto i principi di sostenibilità aumenta a mio parere l’attrattività di Dassault Systèmes verso i candidati e migliora la motivazione interna, rendendo orgogliose le persone che lavorano in azienda ogni giorno. I nostri clienti sono, d’altro canto, contenti di sviluppare business con una società che dimostri di condividere i loro stessi obiettivi di sostenibilità. Oggi le aziende sono sempre più sotto la lente di ingrandimento dei consumatori - che controllano e, talvolta, giudicano, le attività e iniziative promosse in tema di sviluppo sostenibile, esattamente come degli interlocutori del mondo finanziario, investitori, etc… perché le imprese sanno bene che il proprio «rating» in termini di sviluppo sostenibile può avere conseguenze importanti sul business. In un mondo sempre più attento ai livelli di risorse disponibili lo sviluppo sostenibile non rappresenta più, infatti, un «nice to have», bensì diventa per le imprese una leva ed uno strumento ormai imprescindibile.

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Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
La nostra metodologia di misurazione delle attività, in termini di sostenibilità ambientale e sociale, si basa su KPI precisi e dettagliati, che hanno impatto diretto sulla remunerazione del nostro top management. Possiamo elencare, ad esempio, tra i tanti fattori presi in considerazione, le emissioni di CO2 pro-capite, il numero di donne che ricoprono ruoli Executive, la percentuale di dipendenti che hanno completato training su Ethics and Compliance. Peraltro il 66% (2/3) delle soluzioni di Dassault Systèmes una volta adottate generano un impatto positivo in termini di sostenibilità.

Ci siamo posti l’obiettivo di integrare entro il 2022 il Software di Life Cycle Analysis, nella nostra piattaforma 3DEXPERIENCE, con lo scopo di permettere ai nostri clienti di monitorare il footprint ecologico dei prodotti che sviluppano. Tramite questo software i nostri clienti possono immaginare innovazioni che tengono conto delle sfide ambientali. Attraverso l'intelligence dei dati, la modellazione 3D, la visualizzazione e la collaborazione, abilitate appunto dalla nostra piattaforma, tutte le parti interessate in un progetto di sviluppo possono ottenere informazioni dettagliate sulle sfide, impegnarsi in scenari "what if" per valutare gli impatti globali e locali delle nuove soluzioni (che si tratti di un telefonino, piuttosto che di un’automobile, un aereo o un impianto fotovoltaico e questo a partire dalla fase di progettazione per arrivare all'ingegneria, alla produzione, alle operations e al fine-vita del prodotto) – il tutto per contribuire a decisioni collettive per preservare le risorse grazie ad un consumo più responsabile delle materie prime e dell’acqua. Grazie a questo approccio e alla nostra tecnologia i clienti possono realmente offrire ai consumatori beni e servizi progettati, fabbricati e trasportati minimizzando l’impronta ecologica.

Con stretto riferimento ai settori merceologici in cui opera l'azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
La sostenibilità è un driver di crescita fortissimo per Dassault Systèmes, perché la nostra tecnologia ricopre un ruolo cruciale e può essere di concreto supporto. Parliamo ad esempio dei gemelli virtuali della realtà, che nella nostra visione combinano un approccio olistico all'innovazione e un'ispirazione per nuove offerte che possono creare armonia tra prodotto, natura e vita. I virtual twin introducono un modo completamente nuovo di inventare, imparare, produrre e vendere. Non solo migliorano l'ambiente creativo, ma consentono anche a chiunque di re-immaginare un futuro migliore, comprendendo al contempo gli impatti sociali ed ecologici di ogni decisione di progettazione.

Questo vale per preservare e comprendere le risorse naturali, non solo per ottimizzarne l'uso. Gli universi virtuali consentono di tracciare l'impronta idrica o di carbonio di prodotti e servizi, spingendoci a cambiare i comportamenti in merito a come e cosa consumiamo. Chiunque sia coinvolto nello sviluppo di un prodotto o servizio può essere parte attiva, modellare e simulare futuri possibili, sperimentare e contribuire alle giuste scelte collettive.

In che misura l'aderire e l'adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
Dalla nostra posizione di fornitore leader di tecnologia, abbiamo riscontrato in questo ultimo anno di pandemia e fino a qualche mese fa, un’incredibile accelerazione nell’adozione di soluzioni progettate per gestire piattaforme di collaborazione, come la nostra 3DEXPERIENCE platform, e in generale, di buone pratiche che hanno alto impatto sulla sostenibilità di processi e prodotti. Questo ci fa riflettere sul fatto che, l’adozione di protocolli di sostenibilità potrà contribuire quindi alla ripresa, principalmente in questi termini:

  • Reinvenzione di modelli di business più resilienti;
  • Re-immaginazione di cataloghi prodotto e servizi più sostenibili;
  • Ricostruzione di intere catene di fornitura e trasformazione delle stesse in reti di valore veramente agili;
  • Ri-pianificazione della produzione e riconfigurazione di sistemi di produzione, che meglio sposino le necessità dei clienti;
  • Reinvenzione delle interazioni e delle relazioni umane stesse.

Questi riteniamo siano tutti elementi in grado di concorrere alla creazione di valore sostenibile, economico, sociale e ambientale. Questo ad ogni livello, perché tutti, non solo le grandi imprese, possono adottare l’approccio. Le nostre migliori tecnologie possono essere utilizzate dalle piccole e medie imprese, non più solo dalle realtà industriali che dispongono di grandi centri di sviluppo. La maturità dei prodotti in cloud, infatti, come d’altronde la disponibilità di neolaureati e figure senior che hanno già esperienza sulle nostre tecnologie, crediamo possa dare la possibilità anche a realtà non ancora o non molto strutturate di accedere a queste leve tecnologiche, per una rapida e proficua ripresa post-Covid 19.

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