#SustainableTalks: Andrea Cuccaro di Bio Table
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#SustainableTalks: Andrea Cuccaro di Bio Table

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di economia circolare, plastica monouso e sostenibilità con Andrea Cuccaro, Responsabile Marketing & Comunicazione per Bio Table.

Da mesi Covid-19 domina le nostre giornate in termini di destabilizzazione e necessità di riprogrammazione oltre alla difficoltà nel prevedere quando si tornerà alla normalità e come. In momenti come questo dove la maggior parte dei messaggi combinano drammaticità e speranza al tempo stesso, come editori e redattori il nostro obiettivo è “buttare il cuore al di la dell’ostacolo” consapevoli che il futuro sarà caratterizzato da una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia. Per questo motivo abbiamo integrato nel nostro piano editoriale delle interviste, #SustainableTalks - condotte ad esperti di settore e referenti aziendali - con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte e come vengano rendicontate, certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente.

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità di Biotable di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Con la nascita di Bio Table l'azienda ha deciso di giocare d'anticipo per essere pronta al periodo di transizione prospettata dalla direttiva europea che metterà al bando la plastica monouso a partire dal 2021. Abbiamo voluto impegnarci in primo piano investendo molte delle nostre risorse in ricerca e sviluppo perché crediamo fortemente nel concetto chiave che l’ambiente che ci circonda sia un valore assoluto e per questa ragione il nostro principale obiettivo è limitare l’inquinamento atmosferico e il consumo di energia progettando un reale percorso di sviluppo sostenibile. Il processo di trasformazione aziendale è iniziato nel 2014, con la creazione di un team di ricerca e sviluppo su nuovi materiali. Il risultato è stato la nascita di una nuova linea bio-based: Bio Table è un prodotto compostabile, biodegradabile, derivante da fonti vegetali rinnovabili, non destinate al consumo alimentare, atossico e non inquinante.

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L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Con il lancio di questa nuova linea di stoviglie biodegradabili e compostabili, il nostro obiettivo è quello di riuscire a trasmettere, internamente ed esternamente all’azienda, una nuova cultura sostenibile capace di offrire al consumatore l’opportunità di scegliere un nuovo stile di vita: un prodotto compostabile che parte dalla natura e termina restituendo nuova energia al pianeta nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare. Lo stesso messaggio è stato trasmesso alla VII edizione di EcoForum (21-22 ottobre) dove Bio Table è stato ospite di Legambiente con cui ha dato vita a una partnership che proseguirà per tutto il 2021 con lo scopo di sensibilizzare il pubblico proprio su queste tematiche. A supporto di questa campagna sarà inoltre on air un nuovo spot di tv a partire da novembre.

Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
Ci affidiamo al Life Cycle Assessment grazie a cui è possibile effettuare uno studio completo sugli impatti ambientali di un prodotto. Uno strumento che consente di migliorare i prodotti esistenti e che può essere utilizzato allo stesso tempo per richiedere certificazioni ambientali. Grazie all’LCA l’azienda ha infatti la possibilità di valutare tutte le fasi del processo produttivo individuando gli elementi di criticità e i punti di forza del sistema grazie al supporto di dati oggettivi. Affidarsi alle considerazioni emerse dall’analisi LCA significa avere degli elementi concreti per il miglioramento e l’eventuale riprogettazione dei processi aziendali per poter gestire aspetti sul prodotto come ad esempio la riciclabilità e durabilità a fine vita che sono alla base dei principi dell’economia circolare.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Entrambe. La nostra azienda è pronta alla conversione al 100%, portando tutta la nostra capacità produttiva sulla nuova linea totalmente green oriented ed è proprio questo passaggio che renderà questo specifico comparto dell’industria italiana competitivo a livello mondiale. Riteniamo che questo nuovo modello di crescita sia una componente indispensabile per sviluppare un’economia che sia sostenibile, che riduca al minimo le emissioni di carbonio, utilizzi le risorse in modo efficiente e rimanga allo stesso tempo competitiva e siamo fermamente convinti che l’unica strada possibile per la tutela del comparto industriale e per la competizione con le aziende extra europee non possano che essere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dei materiali nel campo delle bioplastiche, dove l’Italia rivendica una leadership europea e mondiale.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
Il momento attuale ci insegna che è necessario trovare un nuovo paradigma di sviluppo ed è proprio in tale contesto che l’economia circolare può e deve costituire uno dei pilastri del Recovery Plan per il decollo, oggi più che mai, di una delle più importanti eccellenze del nostro Paese. E’ ormai fondamentale la creazione di una vera green economy capace di accompagnare gli sforzi e gli investimenti delle imprese verso le politiche di sostenibilità ambientale. Lo sviluppo di una economia circolare e sostenibile è una delle grandi sfide che il settore produttivo europeo e italiano dovrà affrontare e sarà proprio la leva della qualità ambientale che potrà fare da elemento differenziante vincente sui mercati internazionali: un circolo virtuoso che porterà l’industria a investire in innovazione e determinare una richiesta di figure professionali specializzate.

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