#SustainableTalks: Andrea Benassi di Iccrea Banca
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#SustainableTalks: Andrea Benassi di Iccrea Banca

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di cooperazione, coesione sociale e crescita responsabile con Andrea Benassi, Responsabile Public Affairs & Sustainability di Iccrea Banca.

#SustainableTalks è una rubrica che nasce dalla consapevolezza dell’editore e della redazione di come sia necessario metabolizzare i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato in termini di comunicazione,  identificando nella sostenibilità un driver positivo di ripartenza e crescita personale e professionale. La rubrica continuerà anche nel 2021, sotto forma di interviste realizzate ad esperti di settore e referenti aziendali, con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte, e come vengano rendicontate. Certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente. La rubrica realizzata su base settimanale, pubblicata nella giornata del giovedì, si basa sulla realizzazione di interviste condotte dalla redazione in modo autonomo o a fronte di specifiche richieste. Per informazioni scrivete a redazione@nonsoloambiente.it

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità della vostra azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) nascono con una visione mutualistica del “fare banca”. La radice cooperativa e mutualistica delle BCC rappresenta la versione 1.0 dei fattori ESG ed ha consentito alle BCC di perseguire spontaneamente gli SDGs sui propri territori sin dalla sua nascita. In tal senso, il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che con le sue oltre 130 BCC aderenti ne è espressione, riconosce nella mutualità e nella funzione di sostegno alle comunità di riferimento delle sue BCC la propria ragione d’essere, attuando costantemente i paradigmi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Le risorse finanziarie raccolte dalle nostre banche sono largamente impiegate nei medesimi luoghi di formazione e mirano a sostenere lo sviluppo economico e sociale di lungo periodo dei territori. Siamo completamente simbiotici con le comunità con cui operiamo e ne condividiamo le dinamiche. Il nostro fine istituzionale è il sostegno alle comunità d’insediamento delle nostre banche e lo sviluppo e la prosperità economica, sociale e ambientale dei territori in cui queste sono presenti. Il GBCI ritiene, quindi, la sostenibilità un’opportunità per riaffermare i principi e i valori della cooperazione di credito ma anche per crescere responsabilmente in termini di mercato e business. Nel 2019, il Gruppo si è per questo dotato di una nuova governance della sostenibilità nominando un Consigliere Delegato alla Sostenibilità ed istituendo a supporto due Comitati: un Comitato Chief ed un Comitato Scientifico. A marzo 2020 sono state approvate, dal Consiglio di Amministrazione di Iccrea Banca, le Carte degli Impegni di gruppo in materia di Ambiente e Lotta al Cambiamento Climatico e in tema di Diritti Umani. In concomitanza con le Carte degli Impegni, è stato approvato anche il primo Piano di Sostenibilità 2020-2023 del Gruppo come capitolo del Piano Industriale.

L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Il Gruppo Iccrea crede molto nelle potenzialità di una comunicazione ben fatta. Non basta fare bene le cose, occorre anche saperle raccontare, far conoscere a tutti gli interlocutori il percorso che è stato intrapreso. Riguardo alle tematiche di sostenibilità, queste hanno un loro posto ben preciso all’interno del sito di Gruppo e i nostri canali social sono la cassa di risonanza delle nostre azioni e dei nostri traguardi. L’obiettivo sostanziale è trasmettere un principio di fondo: chi vive nelle varie comunità deve sapere che laddove c’è una BCC non potrà sentirsi solo, che dove c’è una BCC si possono trovare ascolto e soluzioni alle esigenze, ma anche un’adeguata consulenza per sviluppare la propria piccola o media impresa. Per quanto riguarda la comunicazione interna, invece, da diversi anni stiamo attuando strategie di comunicazione mirate a evidenziare il concetto che siamo tutti insieme protagonisti e responsabili di un cambiamento, di un progetto per costruire un mondo più sostenibile e a misura d’uomo. Anche il lessico è cambiato, poniamo notevole attenzione a queste tematiche e soprattutto siamo consapevoli che si tratta del nostro patrimonio storico e culturale in quanto le Banche di Credito Cooperativo è nato proprio da un progetto mutualistico: impedire ai poveri agricoltori di oltre un secolo fa di cadere in mano all’usura per far fronte ai propri debiti e alle proprie spese. Se è vero che solo in questi ultimi tempi si è sviluppata una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità, è altrettanto vero che le BCC sono fra quelle realtà italiane che hanno aperto la strada a tutto questo.

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Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
Solo nel 2019 abbiamo elargito oltre 41,5 milioni di euro per iniziative di diversa natura sul territorio e investiamo il 99,5% degli acquisti presso fornitori italiani. Il 46,8% degli impieghi del 2019 è andato a famiglie, micro, piccole e medie imprese; abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per iniziative a carattere sociale; 18,5 milioni di euro in operazioni di microcredito produttivo e 49,6 milioni di euro per finanziamenti ad importo ridotto. Abbiamo erogato oltre 71 milioni di euro per finanziamenti ad impatto ambientale; 168 milioni di euro per l’agribusiness e 7,8 milioni di euro nel settore delle energie rinnovabili. I nostri risultati li misuriamo in questi termini, operando delle scelte ben precise, facendo sì che ogni scelta strategica, ogni operazione che si compie non sia eticamente incompatibile con i valori condivisi dal Gruppo e riportati anche nello statuto fondativo del Credito Cooperativo. Il Gruppo Iccrea redige ogni anno, come previsto dalla normativa vigente, la Dichiarazione Non Consolidata Finanziaria. Per questo, si è dotata di un processo di rendicontazione e di un software “in house”. Al fine di monitorare anche il perseguimento degli obiettivi indicati all’interno del Piano di sostenibilità, il Gruppo si sta dotando di uno strumento gestionale tailor made, che permetterà di delineare un percorso sempre più scientifico e analitico nei prossimi anni.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Le BCC sono attori socio-economici multidimensionali nel senso che sono banche, ma anche cooperative e hanno una rilevante capacità d’impatto sociale nei loro territori di insediamento. Questa poliedricità le rende più vicine alle esigenze delle loro comunità. Possono raccogliere più agevolmente le istanze perché la banca appartiene ai soci, rappresentanti delle comunità in cui le Banche di Credito Cooperativo operano. Le BCC si aprono sempre di più alla partecipazione e alla condivisione, grazie anche al contributo dei soci e del dialogo di ogni BCC con loro. In questo senso, quindi, la sostenibilità è un driver sia di crescita che di competizione. La prossimità alla comunità di appartenenza, infatti, ci aiuta a captarne in tempo reale i bisogni e a ideare e proporre tutte le iniziative necessarie ed utili al suo sviluppo e alla sua prosperità. Per sviluppare ulteriormente tutto ciò il Gruppo Iccrea, lo scorso marzo, ha approvato il suo primo Piano di Sostenibilità, che è parte integrante del Piano Strategico. Gran parte degli obiettivi del Piano di Sostenibilità sono, infatti, riconducibili ad obiettivi di business finalizzati a indirizzare le risorse finanziarie verso attività sostenibili e responsabili.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
La mutualità è il prendersi cura del prossimo. La pandemia sta mettendo in crisi il nostro modo di vivere. In questo senso quindi la mutualità e la sostenibilità sono diventate le chiavi di volta per impostare e immaginare il futuro. Nessuno si salva da solo, dobbiamo perciò lavorare tutti quanti per il bene comune. Serve per questo un cambio di passo, inteso come modo di vivere. Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea pone tradizionalmente la dimensione sociale al centro degli interessi operativi, tanto più che vi è stata una grande mobilitazione per contribuire a combattere gli effetti della pandemia. Questi alcuni dei numeri dell’impegno del Gruppo: 216.000 pratiche di moratoria mutui, i finanziamenti ex art.13 (Garanzia MCC) hanno raggiunto quota 5,3 miliardi di euro, gli interventi per ammortizzatori sociali (ex artt. 19-22) si sono attestati a 5 milioni di euro.

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