Gli orologi ricondizionati di Rolex: più valore al tempo
Sostenibilità

Gli orologi ricondizionati di Rolex: più valore al tempo

Immagine: Christian Wiediger, Unsplash

Con il programma CPO il brand leader del settore luxury watches apre verso il mondo pre-owned. Senza rinunciare a qualità, garanzie e packaging tipici del marchio.

Quanti proverbi ci sono che sottolineano la preziosità del tempo? Rolex conferma gli antichi adagi popolari lanciando la propria certificazione sugli orologi ricondizionati. Lo scorso dicembre, infatti, il marchio svizzero ha annunciato la nascita del programma CPO, certified pre-owned.

 

La filiera del “secondo polso”

Un usato di lusso che non scende a compromessi sui criteri. Il programma CPO prevede la valutazione degli esemplari di almeno tre anni di vita. È il personale specializzato Rolex che esamina direttamente i prodotti per dichiararne l’eventuale idoneità. L’orologio usato viene quindi accompagnato da una garanzia internazionale di due anni. Requisito fondamentale, inoltre, è l’apposizione di un sigillo (di colore diverso rispetto agli orologi nuovi) che caratterizza questa linea. L’orologio ricondizionato, poi, viene accompagnato da un certificato e conservato in un cofanetto appositamente pensato per il programma CPO. Insomma, un acquisto “di secondo polso”, che non rinuncia all’esclusività.

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Tra marketing e sostenibilità

Questo sistema recentemente inaugurato da Rolex ha anche un altro scopo, più puramente commerciale: andare incontro alle esigenze del mercato riducendo i tempi di attesa che comporta l’acquisto di un modello nuovo. I punti vendita del prestigioso marchio, infatti, sono abilitati all’acquisto di nuovi esemplari una volta esautorate le “scorte di magazzino”. Un sistema che spesso rende molto lunghi e difficilmente stimabili i tempi di consegna. Diversa è la situazione per il mercato della rivendita degli orologi usati, molto più fluido e con tempi contratti. Ma, fino a pochi mesi fa, non dotato di un canale in grado di garantire originalità e funzionamento degli esemplari, a fronte di spese estremamente ingenti. Perciò, il programma CPO diventa anche un modo per arginare il mercato delle contraffazioni, impedendo che gli acquirenti di second hand comprino da rivenditori poco affidabili.

 

L’esclusività del pre-owned

Del resto, già brand di alto livello avevano ufficialmente sdoganato la buona pratica del pre-owned (o pre-loved) attraverso siti aggregatori come Vestiaire Collective. Sono molteplici gli elementi che concorrono al successo di questo sistema, soprattutto nella nicchia luxury. Innanzitutto, il non dover abdicare ai valori percepiti di un marchio che ne decretano affidabilità e prestigio. Ciò che rende un brand di lusso tale, agli occhi degli acquirenti, è proprio la sua capacità di conciliare una qualità sempre elevata con uno stile facilmente riconoscibile. E da qui nasce la volontà di allineare il marketing alle esigenze ambientali. Perseguire l’idea di profitto, soprattutto per una griffe, e coniugarla con scelte ambientali più consapevoli può apparire come un controsenso. Ma sembra proprio che guadagno e sostenibilità, almeno in questa fase storica, non si escludano vicendevolmente. Il second hand, con i suoi capi e accessori “rigenerati”, incide positivamente sulle nuove, buone abitudini dei consumatori. Il mercato continua a basarsi sull’equilibrio (a volte molto poco equilibrato) tra domanda e offerta. Se, dunque, il pre-owned sopperisce in modo consistente alle richieste dei clienti, allora il numero dei nuovi prodotti immessi sul mercato sarà progressivamente minore.

 

I benefici sull’ambiente

A questo si aggiunge un rallentamento dei processi e dei ritmi di produzione, ma non solo. Un grande punto a favore del second hand è anche il beneficio dato dalla desaturazione di un mercato sovraccarico, che affatica l’ambiente. Con lo sfruttamento delle risorse e con le catene produttive, certo, ma anche con quei gangli rappresentati dai trasporti e dalle consegne. Allentare la presa di un mercato orientato a una iper-produzione dominata dai ritmi del fast fashion significa iniziare ad attribuire il giusto valore al tempo e ai manufatti. E con gli orologi di lusso è una considerazione più che mai fondata.ù

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