Giornata mondiale del suolo 2022, dove comincia l’alimentazione
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Giornata mondiale del suolo 2022, dove comincia l’alimentazione

“Il Suolo. Dove comincia l'alimentazione” è il focus della Giornata mondiale del suolo 2022. Una riflessione sulla fortissima relazione esistente fra la risorsa e il cibo, insieme al Movimento Concious Planet- Save the Soil. 

L'alimentazione comincia con la terra e nella terra. La Giornata mondiale del suolo (#WorldSoilDay) lo ricorda, sottolineando come una riflessione sul cibo che non includa la tutela del suo fondamentale luogo di creazione possa essere sterile e incapace di rispondere a problematiche ormai impossibili da ignorare. Erosione e desertificazione, degrado e impoverimento sono, infatti, frutto di una cattiva gestione che- accostando tecniche di agricoltura intensiva, deforestazione, inquinamento a discapito degli ecosistemi- mettono a rischio anche la sicurezza alimentare. 

Perdita di fertilità, una minaccia per la nutrizione

La perdita di fertilità del suolo è uno dei principali processi di degradazione della risorsa, costituendo di fatto una minaccia che incombe sul diritto una nutrizione sicura e di qualità. La Giornata mondiale del suolo 2022 e la sua campagna "Il suolo: dove comincia l'alimentazione" mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di mantenere sani gli ecosistemi, gettando consapevolezza sulla necessità di una migliore gestione del suolo. Nella stessa Italia, a conclusione di un anno di catastrofica siccità, i dati relativi ai danni della crisi idrica sui prodotti agricoli chiedono urgentemente la messa in campo di misure concrete, orientate alla salvaguardia del suolo. Per comprendere al meglio la forte relazione esistente fra suolo e nutrizione, Nonsoloambiente ha consultato Conscious Planet-Salva il Suolo, movimento sostenuto dalle Nazioni Unite e dal Programma Alimentare Mondiale per affrontare la crisi globale del degrado del suolo e sostenere i governi nell'attuazione di cambiamenti politici concreti per la salute del suolo.

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I due volti della malnutrizione

"Se consideriamo che il 95% del nostro cibo proviene dal suolo e che il degrado di quest'ultimo contribuisce a ridurre la resa dei raccolti, è chiaro che non intervenire subito significa condannare il genere umano a un futuro drammatico. E già oggi, chi pure ha cibo a sufficienza si nutre di prodotti che rispetto a solo pochi decenni fa, risultano in gran parte carenti di sostanze nutritivesottolinea il Movimento. “Negli Stati Uniti, dove si stima che il 50% del suolo nazionale sia già irreparabilmente compromesso, il 45% delle persone presenta gravi carenze di magnesio a cui sono legate patologie come ipertensione, diabete e disturbi neurologici. Tale deficit è dovuto a diversi fattori, tra i quali in particolare la carenza di nutrienti nei vegetali di cui ci cibiamo (Nutrients, 2018)”. In questo senso, la “malnutrizione” non è un tema riservato al Sud del mondo, ma si estende a un sistema alimentare distorto che- incapace di tutelare le sue risorse- non è in grado di garantire cibo di qualità neppure a chi può pagare per averlo. 

L'impatto del degrado del suolo

“Il degrado del suolo, al suo livello attuale, ha un impatto negativo su 3,2 miliardi di persone nel mondo (UNCCD, 2019). L'enorme calo di sostanze nutritive che stiamo osservando nei nostri alimenti è dovuto a questa crisi, che potrebbe essere riassunta come il rapido esaurimento del contenuto organico del suolo”.

E' ancora possibile agire?

Secondo Conscious Planet- Salva il Suolo, un intervento è ancora possibile. “Se agiamo ora, possiamo avviare i necessari cambiamenti politici e imprimere una svolta vitale per la rigenerazione del suolo nel prossimo decennio. Ciò partendo dall'assunto che se si rimuove il contenuto organico dal suolo, questo si trasforma in sabbia e viceversa, se si aggiunge contenuto organico alla sabbia, questa diventa suolo. Il processo, insomma, è reversibile e ci sono molti modi per farlo; il più semplice consiste nell'aumento della copertura arborea e l’apporto di materia vegetale e rifiuto organico animale nei terreni agricoli."

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