Gestione rifiuti durante Covid-19
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Gestione rifiuti durante Covid-19

La minaccia di un’interruzione forzata del servizio di raccolta rifiuti a causa della mancanza di misure di sicurezza efficaci da parte degli operatori del settore è stata sventata. Raggiunto un accordo con il Governo, dispositivi di sicurezza e servizio garantiti.

Un’industria da 2 miliardi di euro di fatturato, 10mila persone impiegate quotidianamente, operatori costantemente esposti al rischio di contagio e una sorta di indifferenza generale che non tiene conto di tutte queste premesse. È l’industria della raccolta dei rifiuti, un settore fondamentale per le comunità la cui importanza è tuttavia spesso sottovalutata, anche oggi che ci troviamo a fronteggiare una grave emergenza sanitaria.

In questi giorni il comparto medico sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane e migliaia di operatori stanno compiendo grandi sforzi, esponendosi in prima persona al rischio di contagio. Esiste però un’altra categoria di lavoratori a forte rischio di contagio: gli operatori del servizio di raccolta rifiuti, oggi alle prese anche con la raccolta di materiali di scarto provenienti anche da famiglie in quarantena nelle proprie case per aver contratto l’infezione.

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È servita la minaccia di sciopero da parte dei rappresentanti dei 10mila addetti del settore perché anche la loro sicurezza ottenesse l’attenzione di chi di dovere: una svolta giunta grazie alla firma di un accordo tra Utilitalia, Confindustria, Cisambiente, Alleanza delle cooperative italiane e FISE Assoambiente che, con CGIL, CISL, UIL e Governo, assicura ai lavoratori condizioni di lavoro sicure attraverso la fornitura di dispositivi di protezione personale adeguati alla situazione. Merito anche di questo accordo quindi se con l’ultimo Decreto Governativo la raccolta dei rifiuti è stata inserita nell’elenco delle attività essenziali, impossibili da fermare anche in presenza della minaccia Covid-19, non solo per dare continuità al servizio, ma anche per ridurre i rischi ambientali legati alla pandemia.

In materia di rifiuti in tempi di epidemia si è fatta sentire anche l’Unione Europea dalla quale è in arrivo, diretto verso gli stati membri, un documento chiamato “La gestione dei rifiuti nel contesto dell’epidemia Covid-19: scambio di informazioni, condivisione delle buone pratiche e guida all’applicazione della legislazione UE”, una sorta di vademecum nel quale sono riassunte indicazioni in tema di gestione dei rifiuti sia urbani, sia prodotti dalle strutture sanitarie e di tutela della salute e della sicurezza degli operatori.

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