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Il Report EEA Signals 2023 esamina la connessione esistente tra ambiente e salute: tutelare gli ecosistemi e le risorse comporta benefici a lungo termine sul benessere delle persone.

L'agenda 2030 sottolinea come la salute delle persone sia imprescindibile per un sistema di sviluppo equo e sostenibile dal punto di vista socio-ambientale. Non a caso, l'obiettivo 3- Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età - pone al centro non solo la garanzia di accesso a un sistema sanitario di qualità, ma anche la riduzione sostanziale di “decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da inquinamento e contaminazione di aria, acqua e suolo”. In questa cornice generale, l'European Environment Agency EEA ha recentemente pubblicato il rapporto Signal 2023- Health and Environment in Europe, confermando ancora una volta come la connessione tra la salute degli ecosistemi e il benessere delle persone sia reale e ben salda.

EEA Signals 2023, una panoramica

Il rapporto Signals 2023 offre una panoramica dei collegamenti più immediati tra ambiente, clima e salute. Le attuali generazioni di europei vivono più a lungo e più in salute, e alcuni di questi sviluppi positivi possono essere collegati ai progressi nella politica ambientale: la riduzione dell'inquinamento atmosferico, il miglioramento della qualità dell'acqua potabile e dei servizi igienico-sanitari, il contenimento dell'uso di alcune sostanze nocive hanno un effetto positivo sul benessere delle persone nel Vecchio Continente.

“Stiamo imparando a proteggere meglio i cittadini dalle ondate di caldo e da altri pericoli e, con ambiziosi tagli alle emissioni, possiamo evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico” scrive Leena Ylä-Mononen, direttore esecutivo dell'EEA. “Eppure, nonostante questi risultati, non possiamo essere davvero soddisfatti. Più di un decesso prematuro su 10 nell'UE è legato all'inquinamento. Inoltre, molti cittadini non sono in grado di vivere una vita piena poiché lottano per far fronte a malattie legate all'inquinamento come le malattie respiratorie e cardiovascolari. La scarsa qualità dell'aria è ancora un grave pericolo per la salute in Europa. L'inquinamento acustico è un problema crescente che sembra difficile da affrontare. Continuiamo a produrre e consumare grandi quantità di sostanze chimiche, alcune delle quali danneggiano l'ambiente o la nostra salute. E le conseguenze del cambiamento climatico stanno diventando sempre più gravi, causando scarsità d'acqua, ondate di caldo, grandi incendi boschivi e inondazioni. Questi rischi colpiscono in modo sproporzionato le persone più vulnerabili nelle nostre società, compresi i bambini, gli anziani e le persone con pochi soldi o problemi di salute”.

A fronte di ciò, gli articoli e le interviste di EEA Signals 2023 si concentrano sulla qualità dell’aria e dell’acqua, sul rumore, sulle sostanze chimiche e sulla crisi climatica, proponendo un approccio onnicomprensivo che va oltre le singole problematiche per elaborare una strategia su più livelli, auspicabilmente più lungimirante ed efficace.

L'approccio One Health

Gli sforzi dell'Unione Europea devono orientarsi, dunque, nella direzione della salvaguardia della natura, del clima e- conseguentemente- della salute delle persone. L'approccio è il cosiddetto “One Health”, che riconosce la stretta connessione presente tra la salute umana, degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell'intero ambiente: tutte dimensioni da considerare per migliorare la salute e il benessere delle persone.

Una strategia che non può prescindere da risorse finanziarie adeguate allo scopo. "Sia nel caso della salute degli ecosistemi che della salute delle persone, è molto più economico ed efficace prevenire i danni che ripararli” afferma ancora Leena Ylä-Mononen, sottolineando come allocare finanziamenti utili alla prevenzione equivale a un risparmio nel lungo termine per il sistema sanitario. “È semplicemente un buon investimento per il futuro”.