Energia: le emissioni potrebbero aver raggiunto il picco nel 2022
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Energia: le emissioni potrebbero aver raggiunto il picco nel 2022

Immagine: Tsuji, Getty Images Signature

Il 2022 è stato un anno decisivo per la transizione energetica: secondo la Global Electricity Review, le emissioni per la produzione di energia elettrica potrebbero aver raggiunto il picco massimo.


Buone notizie sul fronte della decarbonizzazione: secondo la Global Electricity Review 2023 del think tank Ember, le emissioni generate dal settore di produzione dell'energia elettrica potrebbero aver raggiunto il picco nel 2022 e potrebbero già essere in discesa.

Questo dato è stato elaborato prendendo in esame i dati sull'elettricità di 78 Paesi che, insieme, costituiscono il 93% della domanda globale di elettricità. In più, il rapporto prende in considerazione l’andamento dei primi 10 Paesi della lista, che rappresentano l'80% delle emissioni globali di CO2.

2022: l’energia più pulita di sempre

La decarbonizzazione del settore energetico è una delle priorità maggiormente discusse nelle agende politiche degli ultimi anni. Basti pensare agli obiettivi (non così lontani) 2030 dell’Unione Europea, che prevedono la riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990 e una quota minima del 32% per le energie rinnovabili.

In questo contesto, i dati del Global Electricity Review 2023 hanno un peso ancora più rilevante perché, se confermati, rappresenterebbero un grande punto di svolta per il processo di transizione energetica.

Secondo il rapporto, l’intensità carbonica che deriva dalla produzione globale di elettricità è scesa al minimo storico di 436 gCO2/kWh nel 2022, decretando un nuovo primato: l’anno con l’energia più pulita di sempre. Allo stesso tempo, però, le emissioni del settore elettrico sono aumentate dell’1,3% nel 2022, raggiungendo il massimo storico. Ciò significa che stiamo producendo energia più pulita, ma che la richiesta è più alta.

Questo, però, potrebbe rappresentare il picco storico massimo, che prelude poi a una discesa costante. Nel rapporto è infatti specificato che “è probabile che la crescita dell'energia pulita superi la crescita della domanda di elettricità nel 2023; questo sarebbe il primo anno in cui ciò accadrebbe al di fuori di una recessione”.

Eolico e solare: i risultati

La diminuzione dell’intensità carbonica è un fattore direttamente correlato alla crescita delle rinnovabili. In particolare, eolico e solare hanno raggiunto una quota del 12% nel mix elettrico globale, rispetto al 10% nel 2021. Ad oggi, la combinazione di rinnovabili e nucleare costituisce il 39% dell'elettricità globale, la cifra più alta di sempre.

In più, attualmente, oltre 60 Paesi generano più del 10% della loro elettricità da eolico e solare.

Lo stato del carbone e i combustibili fossili

Secondo il rapporto di Ember, la produzione di carbone è aumentata dell'1,1%, in linea con la crescita media dell'ultimo decennio.

La crisi energetica ha portato alcuni Paesi a “tornare” almeno in parte al carbone, come la Germania. Ciò potrebbe mettere a repentaglio gli obiettivi della COP26 rispetto alla riduzione dell’energia da carbone, anche se la crisi non ha comunque determinato una corsa al carbon fossile generalizzata come si temeva.

C’è da aggiungere che il 2022 ha registrato il numero più basso di chiusure di centrali a carbone degli ultimi sette anni, perché i Paesi tendono a costruire una riserva pronta da utilizzare al bisogno. Queste considerazioni, però, non cancellano gli ottimi risultati raggiunti e le previsioni ottimiste per l’anno 2023.

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"In questo decennio decisivo per il clima, ci troviamo all'inizio della fine dell'era del fossile. Stiamo entrando nell'era dell'energia pulita” - ha dichiarato Małgorzata Wiatros-Motyka, analista di Ember. “Il palcoscenico - ha proseguito l’analista - è pronto per il vento e il sole per raggiungere un'ascesa verso l'alto. L'elettricità pulita rimodellerà l'economia globale, dai trasporti all'industria e oltre. Una nuova era di riduzione delle emissioni fossili porterà alla riduzione graduale dell'energia a carbone e alla fine della crescita del gas. Il cambiamento sta arrivando velocemente. Tuttavia, tutto dipende dalle azioni intraprese ora da governi, imprese e cittadini per portare il mondo sulla strada dell'energia pulita entro il 2040”.

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