Ripensare le città con i PUMS, i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile
Sostenibilità

Ripensare le città con i PUMS, i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile

La mobilità si fa green e regolamentata da precise linee guida volute dal governo. Quello delle emissioni zero è anche il tema European Mobility Week di quest’anno.

Ridurre al minimo l’impatto ambientale, massimizzando l’efficienza, l’intelligenza e la rapidità degli spostamenti. Di certo si tratta di visione semplicistica e riduttiva della mobilità sostenibile: questo tipo di realtà deve rispondere ad una serie di parametri per essere definita tale. Basti pensare che i centri urbani, quando sono stati creati, sono stati modellati in base all'economia e all’industrializzazione locale. Solo recentemente si fa sempre più attenzione al rispetto dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni.

L’Italia nel 2017, ha presentato un decreto a firma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui sono state definite le linee guida per i PUMSPiani Urbani di Mobilità Sostenibile: progetti pensati e strutturati in base alle peculiarità delle singole città italiane con particolare attenzione ad una mobilità più green. Il decreto stabilisce che gli enti locali, per poter accedere ai finanziamenti statali di infrastrutture per nuovi interventi per il trasporto rapido di massa, definiscano i PUMS applicando le linee guida e rispettando l’efficacia ed efficienza del sistema di mobilità, la sostenibilità energetica ed ambientale, la sicurezza della mobilità stradale e la sostenibilità socio-economica.

Clicca qui per approfondire!


Punto di riferimento è l’Osservatorio PUMS, estensione del network europeo Endurance. Il PUMS, come da decreto ministeriale, è obbligatorio in tutte le Città Metropolitane e in quelle che hanno più di 100.000 abitanti, mentre è “consigliato” per tutte le altre. In Italia, sono 164 le città che stanno articolando il proprio PUMS; di questi 36 risultano approvati, 35 adottati e 93 in redazione. Obiettivi dei PUMS sono la riduzione delle emissioni legate al traffico, la creazione di aree a traffico limitato o riservate a specifiche classi di veicoli e gli incentivi per tutti i mezzi commerciali elettrici. Proprio in merito all'elettrico si rende necessario il potenziamento dei mezzi pubblici e del car sharing elettrici unitamente al potenziamento dei punti di ricarica per gli stessi.

Nel 2004 La Commissione europea ha inaugurato una European Mobility Weekuna campagna di mobilità sostenibile che svolge un ruolo importante nella creazione di una nuova cultura della mobilità urbana”. La manifestazione annuale assume di anno in anno un rilievo maggiore in tanti Paesi europei, Italia compresa. Alle città partecipanti si chiedono iniziative su tre fronti: giornate senz’auto, convegni e iniziative concentrate in quella settimana, misure permanenti per ridurre e razionalizzare il traffico e migliorare l’ambiente. 30 i Paesi e 889 città partecipanti nel corso del 2020: il tema dell’edizione di quest'anno, prevista dal 16 al 22 settembre, è “Mobilità a emissioni zero per tutti”. Un incoraggiamento per i cittadini e le autorità a scegliere iniziative sostenibili per raggiungere l'obiettivo a lungo termine a livello internazionale.

Clicca qui per approfondire!

Potrebbero interessarti ...

  • Su di noi

    Nonsoloambiente è un magazine online interamente dedicato all’informazione ambientale, che vuole offrire un contributo alla diffusione della cultura sostenibile, donando ai suoi lettori una visione pluralista e aggiornata sulle principali novità del settore, attraverso contenuti freschi, originali e di qualità.