Sostenibilità e comunicazione web, l’Italia fatica a diventare digitale

Sostenibilità e comunicazione web, l’Italia fatica a diventare digitale

Secondo la più recente ricerca "Webranking by Comprend", in Italia un'azienda su quattro non presenta online un bilancio di sostenibilità e la conversione alla comunicazione digital avanza a passo rallentato rispetto al resto d'Europa.

Oggi più che mai, una comunicazione digitale chiara e trasparente da parte delle aziende riguardo alla sostenibilità è un requisito fondamentale per i consumatori. Ne danno conferma molte ricerche, tra le quali il più recente sondaggio condotto dall'Unione Nazionale Consumatori: per il 42% degli italiani, ciò che rende un'azienda davvero innovativa è l'attenzione alla sostenibilità, mentre per un ulteriore 30% è fondamentale l'impegno nella sharing economy.

Le più grandi corporazioni italiane sono in grado di rispondere positivamente a queste richieste? Attualmente, la risposta sembra negativa. Secondo la ricerca "Webranking by Comprend", condotta da Lundquist in collaborazione con Comprend, nel nostro Paese ben un'azienda su quattro non presenta sul proprio sito web informazioni riguardanti la sostenibilità.

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Il dato cala ulteriormente se si prendono in considerazione le aziende che pubblicano regolarmente un bilancio di sostenibilità: solo poco più delle 69 realtà italiane prese in considerazione soddisfa questa richiesta da parte dei consumatori e di chi cerca lavoro. Su questo l'Italia si pone come fanalino di coda se confrontata con le altre 800 più grandi corporazioni d'Europa, per le quali la media è, invece, del 94%.

Restando su suolo italiano si scopre che la sfida della online corporate communication si gioca prevalentemente in campo energetico: sul podio troviamo Eni, seguita da Snam. Chiude la triade virtuosa Telecom Italia. La ricerca Webranking by Comprend, da diciotto anni tra le più autorevoli del settore, conferma ancora una volta la necessità di crescita e sviluppo digitale delle aziende.

Delle 69 realtà prese in esame, soltanto 20 superano la soglia della buona comunicazione digitale, nonostante vi siano stati dei generali miglioramenti rispetto all'anno scorso. Accanto alla sostenibilità, i campi d'informazione più lacunosi sono le strategie aziendali a breve e lungo termine, la CSR, la presentazione aziendale. L'uso dei social media è ancora limitato, seppure in crescita: le realtà italiane continuano a perdere terreno rispetto a quelle del resto d'Europa, in continua implementazione dei mezzi digitali.

Un esempio? Lo strumento LinkedIn, ritenuto il canale di comunicazione preferito e utilizzato per fornire le informazioni di base dal 46% delle realtà italiane, contro il 66% delle Top 100 europee. Seppur virtuale, l'online corporate communication è un terreno di battaglia del tutto reale, sul quale l'Italia rischia di perdere competitività a livello internazionale. Senza varcare le frontiere del digitale, sarà sempre più difficile anche varcare i confini nazionali.

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