#WorldOceansDay 2019, focus sull’inquinamento da materiali plastici
Ambiente

#WorldOceansDay 2019, focus sull’inquinamento da materiali plastici

 

Come ogni anno, l'8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani (#WorldOceansDay): una risorsa fondamentale per la vita sulla Terra, che va preservata con misure e azioni mirate.

L’oceano è il cuore del nostro Pianeta”, avvertono le Nazioni Unite. Un cuore in sofferenza, stanco e affaticato. Tonnellate di rifiuti plastici, innalzamento delle temperature e dell’acidità, inquinamento, sovrasfruttamento delle risorse ittiche: sono tutte criticità che meritano immediata attenzione.

A partire da questa consapevolezza, si è resa necessaria l'istituzione di una ricorrenza capace di ricordare alla politica mondiale e all'opinione pubblica le loro responsabilità. Si tratta della Giornata Mondiale degli Oceani (#WorldOceansDay), che si celebra ogni anno l'8 giugno, giorno dell’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, a partire dal 2009. Da quel momento, la Giornata Mondiale degli Oceani fornisce un'opportunità unica per onorare, proteggere, conservare l'oceano, risorsa naturale condivisa, indispensabile per la sopravvivenza.

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L’importanza del ruolo svolto dagli oceani per la salute della Terra (ce lo ripete, ancora una volta dati alla mano, l'UNEP) è innegabile: si calcola, infatti,  che una percentuale sita tra il 50 e l’80% di tutta la vita sulla Terra si trovi sotto la superficie dell’oceano e che gli oceani contengano il 99% dello spazio vitale del Pianeta.

Le piccole piante marine che costituiscono il fitoplancton rilasciano ben metà dell’ossigeno dell’atmosfera attraverso la fotosintesi. Gli oceani, inoltre, costituiscono il 96% di tutta l’acqua sulla superficie terrestre e, come se non bastasse, assorbono circa il 25% delle emissioni di CO2 che le attività umane emettono in atmosfera ogni anno, riducendo notevolmente l’impatto di questo gas ad effetto serra sul clima. I serbatoi di carbonio dei sistemi costieri, infine, possono contenere fino a cinque volte il carbonio immagazzinato nelle foreste tropicali.

Benefici ambientali, che si traducono in altrettanti vantaggi dal punto di vista economico. Si pensi, infatti, che 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento e che, a livello globale, il valore di mercato delle risorse e delle industrie marine e costiere è stimato di 3.000 miliardi di dollari l’anno (circa il 5% del PIL mondiale).

D'altro canto, l'uomo non sa ripagare tanta generosità: le attività umane, compreso l’inquinamento, l’impoverimento delle risorse ittiche e la perdita di habitat costieri, impattano sulla salute degli oceani per circa il 40%. E' stato inoltre calcolato che, ogni anno, vengono riversati negli oceani 13 milioni di tonnellate complessive di plastica.

Non è un caso che il tema centrale di quest'anno, attorno al quale si svolgeranno gli eventi e le iniziative organizzati in tutto il mondo, è proprio quello dell'inquinamento da materiali plastici.
La Giornata Mondiale degli Oceani, aperta a tutti (istituzioni, organizzazioni, associazioni, scuole, cittadini..) nei quattro angoli del globo può essere una buona occasione per prendere consapevolezza e, perché no, iniziare a introdurre nella vita quotidiana quelle buone abitudini necessarie a preservare, risanandola, questa insostituibile risorsa.

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