Da Bruxelles nuovi fondi per la ripresa sostenibile del turismo
Sostenibilità

Da Bruxelles nuovi fondi per la ripresa sostenibile del turismo

 

La Commissione Europea ha pubblicato un bando, nell’ambito del Single Market Programme, per l’erogazione di contributi da versare alle piccole e medie imprese impegnate in progetti di ripresa del settore turistico post Covid-19.

Nuovi contributi in arrivo da Bruxelles per la ripresa sostenibile del turismo. Il settore dei viaggi è stato uno più colpiti dalla pandemia: secondo l'Organizzazione mondiale del turismo, il comparto dovrebbe aver chiuso il 2021 a livello mondiale con perdite pari a 2.000 miliardi di dollari rispetto al periodo pre-pandemico, un risultato oltretutto analogo a quello del 2020. Anche il 2022 tra l’altro non si è aperto nel migliore dei modi a causa della recrudescenza dei contagi con la diffusione della variante Omicron, tanto che l’Omt parla ancora di una ripresa “lenta” e “fragile”.

 

In questo scenario, le istituzioni comunitarie si stanno muovendo per sostenere e ridare slancio ad un comparto considerato sempre più strategico per l’economia del Vecchio Continente, un settore che solo in Italia valeva, prima del Covid, il 13% del Prodotto interno lordo (l’11% per tutta l’Unione Europea). Proprio per quanto riguarda il nostro paese, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato da Bruxelles ha assegnato ad esempio ben 2,4 miliardi di euro ai progetti di investimento in materia di turismo.

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La Commissione Europea ha ora pubblicato, nell’ambito del Single Market Programme, un bando per l’erogazione di contributi da versare alle piccole e medie imprese impegnate in progetti di ripresa sostenibile del settore turistico post Covid-19, stanziando una dotazione finanziaria complessiva di oltre 12,4 milioni di euro (che potrà essere aumentata al massimo del 20%). La volontà dell’Unione europea è di investire sul turismo, nell’ambito della sua politica industriale, per accelerarne la transizione verde e digitale e per aiutare le microimprese e le Pmi, che rappresentano il 99,8% degli operatori turistici, ad ampliare la propria offerta di prodotti o servizi “verdi” in modo da essere più competitive sui mercati internazionali.

 

Questi percorsi il più delle volte risultano però di difficile attuazione a causa di procedure amministrative e legali complicate, e per la conoscenza limitata da parte della maggior parte degli operatori delle strade da percorrere per avviare pratiche commerciali più sostenibili. Il bando è stato così pensato per monitorare le prestazioni di sostenibilità delle Pmi nel settore turistico e per diffondere tra di esse una migliore cultura ambientale, anche attraverso la cooperazione transnazionale e lo scambio di best practices. La proposta deve dunque descrivere come il consorzio organizzerà e fornirà supporto diretto alle Pmi, ad esempio attraverso l'adozione di certificazioni di sostenibilità e ambientali riconosciute a livello internazionale e di specifici strumenti di valutazione, l’organizzazione di corsi di formazione online e offline, workshop, visite di studio, attività di sensibilizzazione, webinar, produzione di materiale didattico e servizi di consulenza per lo sviluppo del business.

 

Le proposte dovranno essere presentate da un consorzio transnazionale composto da un minimo di 5 ad un massimo di 8 soggetti provenienti da 5 paesi ammissibili, con il supporto di almeno un’organizzazione di gestione della destinazione impegnata nel campo della sostenibilità applicata al settore turistico. Ciascuna proposta dovrà quindi sostenere un minimo di ottanta Pmi turistiche provenienti da almeno tre paesi ammissibili, realtà che non faranno dunque parte del consorzio. Il budget per ogni progetto è indicato tra 900.000 e 1,2 milioni di euro, mentre la durata dovrà essere di 25-36 mesi. La scadenza per la presentazione dei progetti da finanziare è stata fissata al 16 febbraio.

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