Agenda Sud per promuovere l’istruzione nel Mezzogiorno
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Agenda Sud per promuovere l’istruzione nel Mezzogiorno

Immagine: Gabriele Bertini, Google Creative Commons


Il Ministro dell'Istruzione Valditara ha presentato Agenda Sud, progetto rivolto alle regioni del Mezzogiorno per ridurre la povertà e le disuguaglianze educative.

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato presso la Cittadella della Regione Calabria, a Catanzaro, Agenda Sud. Il progetto promosso dal Miur è rivolto alle regioni del Sud Italia e si inserisce nell'ambito dell'obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030, che vuole agire in contrasto alla dispersione scolastica. Nello specifico, Agenza Sud punta anche alla riduzione delle disuguaglianze tra Nord e Sud Italia, ponendo particolare attenzione all'istruzione come strumento per garantire pari opportunità a tutti gli studenti.

L'Agenda Sud si concentrerà sulla lotta alla dispersione scolastica fin dalla scuola primaria, attraverso interventi mirati nelle scuole del Mezzogiorno. Il progetto pilota avrà una durata di due anni, dal 2023 al 2025, e coinvolgerà 150 scuole del Sud Italia selezionate dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi), con l'obiettivo di estenderlo successivamente ad altre scuole.

Divario educativo in Italia: “un fenomeno inaccettabile”

Il ministro Valditara ha sottolineato l'importanza di affrontare il divario educativo tra Sud e resto del Paese, definendolo un fenomeno inaccettabile. Sebbene il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) abbia già destinato risorse significative a questo scopo, l'Agenda Sud rappresenta un ulteriore passo avanti, focalizzandosi specificamente sulla lotta alla dispersione scolastica. L'obiettivo è offrire maggiori opportunità ai giovani e valorizzare le loro capacità, al fine di fare dell'Italia un punto di riferimento sempre più importante in Europa e nel mondo.

Le 150 scuole coinvolte nell'Agenda Sud comprendono 50 scuole primarie, 50 scuole secondarie di primo grado e 50 scuole secondarie di secondo grado. La selezione di queste scuole è stata basata su dati riguardanti la dispersione scolastica, l'abbandono durante l'anno, le assenze, le fragilità nei risultati di apprendimento e il contesto socio-economico. Si sta lavorando per estendere la sperimentazione ad ulteriori istituti. Attraverso questo piano, verranno sperimentati modelli e saranno sviluppate buone pratiche, che potranno essere adottate anche in altre aree del Mezzogiorno.

I princìpi dell'Agenda Sud

L'Agenda Sud si basa sul principio della personalizzazione dell'insegnamento, ponendo al centro le esigenze degli studenti. Saranno introdotte attività di orientamento e tutoraggio estese anche al primo ciclo scolastico, seguendo le linee guida per l'orientamento e le attività di supporto alle famiglie. Verrà promosso un approccio didattico innovativo e laboratoriale, introducendo nuove metodologie, scuole aperte per l'intera giornata, attività extracurriculari, orari più flessibili, potenziamento del tempo pieno e delle mense scolastiche.

Sarà potenziato il corpo docente delle Scuole secondarie di primo e secondo grado nelle materie di base, come italiano, matematica e inglese, con una media di quattro docenti in più per scuola. Gli insegnanti saranno retribuiti per incarichi aggiuntivi al di fuori dell'orario scolastico. L'Invalsi supporterà le 150 scuole coinvolte, fornendo formazione agli insegnanti sulla didattica orientativa, la progettazione e l'utilizzo dei dati per migliorare i risultati di apprendimento.

Saranno inoltre attivati progetti speciali di offerta formativa, in collaborazione con i Presidenti di Regione e le realtà locali, al fine di valorizzare appieno le potenzialità delle aree interessate.

Obiettivi 2030, Pnrr e scuola 4.0

Nel quadro degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il Ministero dell'Istruzione ha destinato 2,5 miliardi di euro per le scuole del Sud. Questi fondi sono stati assegnati per la costruzione e il potenziamento delle palestre scolastiche, per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il piano "Scuola 4.0", per contrastare la dispersione scolastica, promuovere le materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e l'orientamento, nonché per la formazione del personale scolastico e per gli Its Academy del Sud. Investimenti che rappresentano un impegno significativo per migliorare le condizioni educative e ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud Italia.

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