Il Segretario Generale dell’ONU: si può e si deve fare di più per contrastare la povertà
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Il Segretario Generale dell’ONU: si può e si deve fare di più per contrastare la povertà

Immagine: Google Creative Commons


L'obiettivo 1 dell'Agenda 2030 dell'ONU si concentra sulla lotta alla povertà in tutte le sue forme. Come ammesso dallo stesso Antonio Guterres, affrontare questo problema richiede uno sforzo per migliorare l'accesso alle risorse fondamentali, ma anche a soluzioni finanziarie misurate sulle condizioni dei Paesi in via di sviluppo.

Intervenendo alla conferenza stampa organizzata a margine del summit del G7 tenutosi a Hiroshima, in Giappone, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha posto al centro del suo discorso la lotta alla povertà e la necessità di un impegno globale per affrontare la profonda crisi finanziaria che molti Paesi in via di sviluppo stanno attraversando. Guterres ha evidenziato i molteplici fattori che stanno contribuendo a prolungare la crisi, tra cui l'impatto economico della pandemia da COVID-19, la crisi climatica, l'invasione russa dell'Ucraina, l'aumento del debito e l'inflazione.

Il Segretario Generale ha sottolineato che la povertà e la fame stanno aumentando, mentre lo sviluppo economico è in declino. Ha parlato il pregiudizio sistemico e ingiusto nei quadri economici e finanziari globali, una posizione che genera “frustrazione” nella parte del mondo in via di sviluppo. Guterres non ha nascosto una ripresa economica sbilanciata, in cui i Paesi ricchi hanno ritrovato migliori equilibri grazie a politiche monetarie e fiscali espansive, mentre i Paesi in via di sviluppo, spesso con debiti sostanziali, hanno inevitabilmente dovuto contenere gli slanci interni.

Il Segretario Generale Antonio Guterres ha anche affermato la necessità di riformare le stesse Nazioni Unite per riflettere meglio le realtà del mondo attuale. Ha sottolineato il malfunzionamento e ammesso l'ingiustizia dell'attuale sistema di finanziaria globale e chiesto una ridistribuzione del potere in linea con le sfide del mondo contemporaneo. Al termine del G7 di Hiroshima, il  Segretario Generale dell'ONU ha espresso la sua preoccupazione sugli sforzi da compiere per lottare contro la povertà a livello planetario: "Anche all'interno delle attuali regole globali, si può e si deve fare di più per sostenere le economie in via di sviluppo. Abbiamo proposto uno stimolo SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) che fornirebbe un meccanismo efficace per la riduzione del debito e per aumentare i finanziamenti a lungo termine e di emergenza. Se le banche lavorassero insieme e cambiassero i loro modelli di business e il loro approccio al rischio, potrebbero sfruttare enormi quantità di finanziamenti privati ​​per i Paesi in via di sviluppo a costi ragionevoli".

Guterres ha sottolineato poi l'importanza dell'azione climatica, affermando che: "Con le politiche attuali, ci stiamo dirigendo verso un aumento della temperatura di 2,8 gradi entro la fine di questo secolo. I prossimi 5 anni saranno probabilmente i più caldi mai registrati. L'Acceleration Agenda che ho proposto mira a recuperare il tempo perduto. Chiede a tutti i Paesi del G7 di raggiungere il Net Zero il più presto possibile al 2040 e alle economie emergenti di farlo il più vicino possibile al 2050".

Per i Paesi in via di sviluppo il  Segretario Generale dell'ONU ha sottolineato la necessità di fornire i 100 miliardi di dollari promessi all'anno e di rendere operativo il Loss and Damage Fundconcordato alla Cop 27 di Sharm el-Sheikh. In merito alla riforma del sistema finanziario internazionale, ha poi rivelato: "Ho avuto occasione di esprimere ai membri del G7 esattamente quanto ho detto oggi. E direi che cresce la coscienza che il nostro sistema finanziario internazionale non sia in grado di rispondere alle sfide di oggi. Quindi spero che questo difficile compito possa iniziare e incoraggio vivamente tutti i Paesi sviluppati e in via di sviluppo a lavorare insieme per realizzarlo".

Sul tema dell'Ucraina, ha infine risposto diplomaticamente: "Devo dire che non sono il Segretario Generale del G7, sono il Segretario Generale delle Nazioni Unite. Penso che sia importante raggiungere una pace giusta basata sul diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e il rispetto dell'integrità territoriale".

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