Dal Sudafrica al Nord Europa, si diffonde l'interesse per l'allevamento di lombrichi allo scopo di diminuire i rifiuti organici: si calcola che mille vermi siano in grado di consumarne 2 kg a settimana, accelerando il processo di compostaggio e creando le condizioni ottimali per ottenere terreni fertili.
“Non è facile determinare se esistono molti altri animali che hanno giocato un ruolo tanto importante nella storia del mondo, quanto queste modeste, ben organizzate creature”: Charles Darwin si riferiva con queste parole ai lombrichi, piccoli esseri dalle insospettate doti. Non ultima la capacità di aiutare il processo di riciclo del materiale organico di scarto.
In linea con la necessità di ridurre la mole di rifiuti e la tendenza a puntare sulla filiera del riciclo del materiale organico, in Sudafrica è nata una “fattoria” molto particolare. Qui vengono allevati, appunto, lombrichi cui viene affidato il compito di trasformare i rifiuti organici in terreni coltivabili, favorendo e accelerando il processo di compostaggio e creando le condizioni ottimali per impiantare nuove colture.
Nello specifico, si calcola che mille vermi siano in grado di “consumare” 2 kg di rifiuti organici a settimana. Considerata la velocità di riproduzione di lombrichi, con un investimento iniziale molto contenuto, in breve tempo diventa possibile ottenere un allevamento di tutto rispetto.
Tale aspetto rende la capacità dei lombrichi di digerire materiale organico particolarmente appetibile per il mercato, le istituzioni e le amministrazioni di tutto il mondo, ansiosi di ridurre le enormi quantità di rifiuti organici e alla ricerca di alternative per inceneritori altamente inquinanti.
Per quel che riguarda i privati cittadini, se il compostaggio è una tecnica praticabile in porzioni di giardino, cortili e persino, con qualche accortezza in più, su balconi e terrazzi, alcune realtà del Nord Europa stanno incoraggiando i privati ad allevare vermi per agevolare il riciclo dei rifiuti organici, in cambio di una considerevole diminuzione dei costi di gestione dei rifiuti. E' il caso di Göteborg, Svezia: attraverso il proprio sito web, l'amministrazione informa sulla possibilità e sulle modalità di utilizzo di tale pratica.
E' notizia risalente a qualche mese fa la scoperta di batteri in grado di digerire le materie plastiche. Anche in questo caso, un insperato aiuto nel campo della sostenibilità ambientale giunge da piccolissimi organismi presenti in natura. Con l'enorme potenzialità di contribuire, più o meno indirettamente, a mitigare problematiche enormi e fuori controllo quali inquinamento e surriscaldamento globale.
“Possiamo cancellare il cambiamento climatico” si legge sul sito di Carmen Nottingham, coltivatrice di lombrichi e fondatrice dell'azienda sudafricana Fertilis. “Comincia tutto con voi, me e i lombrichi...”
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