Vino sostenibile: approvato il decreto sullo standard nazionale unico
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Vino sostenibile: approvato il decreto sullo standard nazionale unico

Da tempo atteso dagli operatori del settore vitivinicolo, il Decreto contente il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola è stato approvato: l’Italia diventa così capofila europeo del vino sostenibile.

Secondo uno studio di Wine Intelligence, fatto a partire da un campione di 17.000 individui distribuiti su 17 paesi, i vini sostenibili, al pari di quelli biologici, sono tra i preferiti dei consumatori. È L’Unione Italiana Vini (Uiv) a riportare questa indagine, sottolineando come siano proprio questi i prodotti vinicoli a poter contare su maggiori opportunità di crescita. Queste sono alcune delle ragioni per cui il decreto sul vino sostenibile, approvato dal Mipaaf , è stato accolto con tanto entusiasmo in tutta la filiera vitivinicola.

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Cosa contiene il Decreto

La sostenibilità in materia vitivinicola non è certo un argomento nuovo.
Il Decreto rappresenta un importante traguardo in questo ambito, perché contiene, organizzate in un disciplinare, le buone pratiche di sostenibilità in ambito vitivinicolo, attraverso la creazione di schemi di certificazione.
A livello pratico, questo si traduce in regole che i produttori dovranno rispettare a livello di:

  • utilizzo di agrofarmaci
  • buone prassi in vigna
  • buone pratiche in cantina.

Le indicazioni hanno come obiettivo favorire la produzione vinicola nel rispetto dell’ambiente, ma non solo: anche la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e il mantenimento di un reddito agricolo congruo sono messi in primo piano.

La certificazione verrà riconosciuta a chi si atterrà agli standard stabiliti e consterà in un logo unico e riconoscibile agli occhi dei consumatori. Tutto questo è stato possibile anche grazie al grande contributo del CoSVi (il Comitato della Sostenibilità Vitivinicola a cui partecipano Mipaaf, Regioni, Crea, Accredia e, a titolo consultivo, i produttori).

L’entusiasmo delle istituzioni e dell’intera filiera

Il primo ad esprimere soddisfazione per questo risultato è naturalmente stato il Ministero delle Politiche Agricole. In particolare, il Sottosegretario alle Politiche Agricole con delega al vino, Gian Marco Centinaio, parla dello standard unico di sostenibilità come di una misura che conferma l’Italia un Paese in grado di distinguersi per la qualità dei prodotti, l’innovazione e il rispetto per il Pianeta. L’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia e al passo con i tempi”. Queste sono le parole con cui il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, accoglie l’approvazione di questo Decreto. Secondo l’Uiv, che ha partecipato alla stesura del Piano, entro 2-3 anni la maggioranza delle aziende operanti nel mondo del vino aderirà al protocollo, con indubbi vantaggi a livello di immagine internazionale del comparto vitivinicolo italiano. Una base comune di partenza in linea con le indicazioni della nuova Politica agricola comune” Così Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc ed Equalitas, parla del nuovo Decreto.

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