Sì a “Cantiere Ambiente”, il Ddl contro il dissesto idrogeologico

Sì a “Cantiere Ambiente”, il Ddl contro il dissesto idrogeologico

  

Approvato il Disegno di Legge “Cantiere Ambiente”, la manovra voluta dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio per incrementare gli interventi dello Stato nei confronti di un paese sempre più soggetto al dissesto idrogeologico.

L’Italia è un paese fragile e lo sta diventando sempre di più. No, sebbene la premessa potrebbe calzare alla perfezione, non stiamo parlando dell’economia italiana ma bensì della condizione geologica precaria del nostro territorio. È in costante aumento l’estensione delle aree potenzialmente soggette al rischio di frane e allagamenti. Superfici popolate non solo da antichi borghi, ma anche da strutture industriali e di servizi che vivono ormai in uno stato di assoluta instabilità idrogeologica.

Dal Governo però arriva un cenno, qualcosa si sta muovendo per cercare di mettere una pezza a una situazione preoccupante. Su proposta del Ministero dell’Ambiente, infatti, lo scorso 4 aprile è stato approvato il disegno di legge ribattezzato Cantiere Ambiente con il quale saranno portati a compimento gli obiettivi previsti dal piano per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale contenuto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso.

Nel Ddl è stilato un elenco di tutti quelli che sono gli interventi possibili per la mitigazione del rischio idrogeologico. Il Ddl prevede inoltre che il Ministero dell’Ambiente acquisisca un ruolo centrale nei rapporti con le Regioni e le Istituzioni per le fasi di progettazione e realizzazione delle opere di intervento.

Clicca qui per approfondire!

Ai presidenti delle Regioni verrà assegnato l’incarico di redigere un programma d’azione triennale che possa consentire una più efficace scaletta temporale per le opere da realizzare. Saranno poi aumentate le risorse a disposizione dei presidenti stessi per la progettazione degli interventi di tutela del territorio.

Cambierà, inoltre, il sistema di assegnazione delle priorità degli interventi da eseguire: se prima si è privilegiata la realizzazione di opere nelle aree a maggiore densità demografica, ora non sarà più così. Vedranno la luce anche nuove figure che avranno un ruolo cruciale nell’organizzazione, progettazione e realizzazione dei cantieri. Prima fra tutte sarà istituita una sezione tecnico/operativa all’interno del Ministero che assisterà alle progettazioni; i green manager che avranno il compito di verificare che la realizzazione delle opere avvenga nel pieno rispetto delle normative ambientali e i Nuclei Operativi di Supporto (NOS), ovvero dei gruppi di tecnici esperti nominati dalle regioni e ai quali le regioni stesse potranno ricorre in caso di necessità.

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dichiarato che “Il disegno di legge vuole razionalizzare la normativa vigente in materia di dissesto idrogeologico”  - e che - “C’è un oggettivo ritardo nella progettazione da parte delle regioni”. Con il Ddl dice “Vogliamo semplificare la procedura per la definizione e il finanziamento degli interventi, riducendo i tempi di esame delle proposte d’azione da parte dei commissari di governo e anticipando alla fase di programmazione degli interventi tutti i pareri e i visti previsti per legge. Entro 60 giorni verranno definiti i cantieri da aprire attraverso conferenze di servizio con le autorità di bacino e i commissari”.

Il conto alla rovescia è partito, ora non resterà che stare a vedere se i tempi verranno rispettati.

Clicca qui per approfondire!

Potrebbero interessarti ...

  • Su di noi

    Nonsoloambiente è un magazine online interamente dedicato all’informazione ambientale, che vuole offrire un contributo alla diffusione della cultura sostenibile, donando ai suoi lettori una visione pluralista e aggiornata sulle principali novità del settore, attraverso contenuti freschi, originali e di qualità.