ReStart4Smart: il progetto per la nuova casa solare
Sostenibilità

ReStart4Smart: il progetto per la nuova casa solare

Vivere in ambienti completamente autosufficienti  e a basso impatto ambientale è possibile grazie alla tecnologia e alle energie rinnovabili.

Fino a qualche centinaia di anni fa gli uomini vivevano in case costruite con i materiali che facilmente si trovano in natura quali legno, terriccio, fango, paglia, pietre. Ma il genio dell'homo sapiens ha portato gli uomini ad attrezzarsi sempre al meglio per sottrarsi alle intemperie climatiche ed ambientali cui era esposto e con i secoli si è giunti ad un livello elevatissimo di tecnologia. 

Purtroppo, come spesso accade, ci si perde in un bicchier d'acqua e per quanto ci siano le conoscenze adeguate, i materiali disponibili e a basso impatto ambientale, non si vive ancora in un'ottica total green e si continua a costruire gli edifici senza rispettare l'ambiente, con materiali impattanti e con enormi quantità di emissioni di CO2 nell'aria.

Qualcosa però sta cambiando, ne un esempio il progetto di casa solare intelligente chiamata ReStart4Smart, progettata e realizzata dall'Università La Sapienza di Roma che concorrerà alla competizione internazionale Solar Decathlon Middle East che si terrà a Dubai e a cui parteciperanno 21 Atenei di 15 Paesi del mondo.

Che cosa c'è di innovativo in questo progetto?

Innanzitutto è un'abitazione costruita ispirandosi alla tradizione architettonica araba, infatti è stato realizzato un patio interno per far filtrare la luce mentre il rivestimento esterno è stato ideato per adattarsi alle difficili condizioni climatiche mediorientali in cui elevate temperature, umidità e polvere sono all'ordine quotidiano.

 

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La casa si snoda in 80 metri quadrati ed il giusto mix tra design, materiali innovativi, sistemi di home automation, rendono la costruzione non solo bella e smart ma anche sostenibile a livello ambientale in quanto alimentata completamente ad energia solare.

 

Inoltre, la casa è dotata di un avanzatissimo impianto per dividere e riciclare le acque grigie da quelle piovane (che si possono facilmente riutilizzare per lavare l'automobile per esempio) a quelle di condensa per gli impianti. 

Come riporta in un'intervista il Professor Marco Casini, a capo del progetto sviluppato da 50 studenti dell'Università La Sapienza: “La forma che si è voluta dare all'edificio è finalizzata a ridurre al massimo i fabbisogni energetici uno degli elementi portanti del progetto sono le persone. La casa fa leva sulle più avanzate tecnologie di automazione domestica volta a massimizzare il comfort delle persone che vi abitano, per creare un rapporto sinergico tra l'utente e l'abitazione in modo tale che l'utente possa apprendere dalla casa i giusti comportamenti e nello stesso tempo la casa possa apprendere i comportamenti dell'utente per massimizzare il suo comfort ”.

Un progetto ambizioso che ci auguriamo di poter vedere presto realizzato in modo che si instauri un rapporto più armonioso tra le persone e l'ambiente che ci circonda.

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