Piano AntiSmog al via nel Nord Italia
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Piano AntiSmog al via nel Nord Italia

Blocco ai veicoli Diesel Euro3, ma sui provvedimenti manca ancora una visione comune e condivisa.

Il 1° ottobre scorso è entrata in vigore la nuova normativa che regolamenta la circolazione dei veicoli diesel in tutto il territorio del Nord Italia confinante con la Pianura Padana. Il provvedimento coinvolge le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e Piemonte.

L'accordo, firmato nel 2017 dalle Regioni coinvolte, nasce dalla necessità di sanare una situazione ambientale critica, con frequenti superamenti delle soglie di PM consentite, e punta il dito in particolare contro gli automezzi Diesel Euro 3. Fa eccezzione la Regione Emilia Romagna, dove il divieto alla circolazione riguarda già in ugual misura anche le motorizzazioni Euro4.

Lo stop sarà attivo fino al prossimo 31 di marzo e solo in determinate fasce orarie: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. 

Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha dichiarato, in un intervista a La Stampa, che: “La ragione che ha portato all’accordo è stata la necessità di intervenire a tutela della salute dei cittadini. I dati parlano chiaro: in Italia sono da addebitare al solo smog ben ottomila morti premature”. Ha inoltre aggiunto che“bisogna incentivare l'utilizzo di mezzi elettrici, favorendo imprese e cittadini con la leva fiscale. Non penso solo a sconti per le automobili, ma anche per i bus e le biciclette a pedalata assistita. Va inoltre sviluppata la rete di ricarica”.

Secondo le prime stime dell'ACI il blocco vedrà coinvolti circa 1,1 milioni di automobili e 190 mila automezzi commerciali. Tali dati non sono da prendere però alla lettera in quanto è stato preso come riferimento per il calcolo un parco mezzi circolante già esistente, senza tenere conto dell'evoluzione che il mercato automobilistico ha portato al traffico nazionale negli ultimi tempi.

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Gli assessori delle Regioni coinvolte si sono impegnati ad unificare la normativa entro il 2020 ma, ad oggi, vige ancora una situazione di confusione generata dalla mancanza di regole comuni, che dovrebbero essere stabilite dagli organi centrali piuttosto che dalle singole amministrazioni regionali e comunali. Oltre ai vertici regionali, infatti, anche le amministrazioni comunali sono state chiamate a predisporre delle delibere per l'attuazione del piano anti-smog, le quali però, in alcuni casi, non sono ancora state pubblicate.

Il ministro Costa ha aggiunto:“Noi intendiamo proseguire il percorso iniziato lo scorso anno e siamo consapevoli dell’esigenza di avviare politiche strutturali, di dare vita a un nuovo e diverso paradigma sociale ed economico e, soprattutto, di promuovere la responsabilizzazione di tutti i cittadini, ai quali chiederemo di modificare abitudini e stili di vita per avere in cambio città con un’aria pulita e più vivibili. Come ministero dell’Ambiente, insieme al ministero dei Trasporti, siamo a disposizione di Regioni ed enti locali per dare tutto il supporto necessario per ridurre i disagi che questo cambiamento, come tutti i cambiamenti, comporta”.

Gli assessori delle Regioni coinvolte spiegano che saranno stanziati contributi regionali per sostenere la riduzione di gas nocivi derivanti da aziende agricole e zootecniche e per incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti.

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