Nasce il Food&Beverage Sustainability Italian Benchmark
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Nasce il Food&Beverage Sustainability Italian Benchmark

La società inglese Standard Ethics ha selezionato 30 aziende italiane in grado di condividere buone pratiche di sostenibilità e monitorarne i progressi

Per fornire una panoramica della sostenibilità dell'industria alimentare e monitorare i progressi compiuti nell’allineamento agli standard fissati dagli organismi sovranazionali come Ue, Ocse e Onu, l’agenzia inglese Standard Ethics ha pubblicato un benchmark dell’industria del Food and Beverage italiana in tema di sostenibilità. L’Italia è una nazione all’avanguardia in questo settore, in cui operano e nascono molte delle industrie più rinomate e significative a livello mondiale.

A comporre il benchmark, trenta aziende, quotate in borsa e non. Per la selezione è stato tenuto conto del fatturato, della rendicontazione ESG (“Environmental, Social and Governance” parametro che misura la sostenibilità di un investimento), la qualità della disclosure e la disponibilità di documentazione pubblica multilingue.

Le valutazioni vanno dal livello massimo EEE al livello minimo F, passando attraverso i livelli EE+, EE ed EE- (buona conformità alle indicazioni internazionali volontarie sulla sostenibilità), e i livelli E+, E, E- (conformità non pienamente soddisfacente alle indicazioni sulla sostenibilità). Nessuna, tra le grandi aziende alimentari italiane, viene valutata al massimo (EEE) o al minimo (F). A raggiungere il punteggio EE è stata solo Illy Caffè, seguita con un punteggio di EE- da altre aziende tra cui Loacker e Eurovo.

La Standard Ethics è stata la prima società al mondo a coniare e utilizzare il termine “rating etico”, e ad adottare un approccio standardizzato ai rating sulla sostenibilità, distinguendo le valutazioni sulla Responsabilità sociale d'impresa da quelle strettamente legate alla sostenibilità, che rappresenta, secondo l'agenzia, una nozione globale e generale la cui definizione non spetta alle imprese o agli investitori ma solo alle istituzioni sovranazionali. Misurando l'aderenza solamente ad indicazioni internazionali, Standard Ethics adotta un principio ethic neutral nelle proprie valutazioni. Per questo l’agenzia emette lo Standard Ethics Rating, una valutazione di sostenibilità e governance fondata sulla "compliance" ai principi e alle indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell'Unione europea.

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