Mobilità (in)sostenibile, in Lombardia entra in scena il progetto Move-In
Sostenibilità

Mobilità (in)sostenibile, in Lombardia entra in scena il progetto Move-In

Move-In, progetto sperimentale della Regione Lombardia, contempla il monitoraggio di veicoli inquinanti. Previste deroghe delle limitazioni al traffico per i cittadini che, al di sotto di una determinata soglia di utilizzo, adottano stili di guida più fluidi e prudenti.

Il miglioramento della qualità dell'aria -tema dai risvolti ambientali e socio-sanitari notevoli- passa inevitabilmente attraverso piani di mobilità sostenibile. In quest'ambito, Regione Lombardia ha presentato lo scorso 30 luglio Move-In. Si tratta di un progetto sperimentale che contempla il monitoraggio di veicoli inquinanti, al fine di ottenere una deroga alle limitazioni previste nell'Accordo di Bacino Padano (lunedì-venerdì dalle 7.30 alle 19.30) per quei cittadini che fanno un uso limitato (meno di 9.000 km/anno) di tali veicoli.

In cosa consiste il provvedimento?

I proprietari di auto Euro 0 benzina ed Euro 0,1,2 e 3 Diesel (circa 1.300.000 veicoli in Lombardia)  potranno installare una scatola nera che consentirà loro di monitorare le percorrenze, tenendo conto dell'uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato.

Discriminante per le limitazioni alla circolazione sarà, dunque, l'esaurimento del chilometraggio permesso a ciascuna tipologia di veicolo, a dispetto della regolamentazione a orari prevista per gli altri mezzi di trasporto. Non solo: è stato studiato un sistema di ecobonus per consentire ai guidatori che utilizzano velocità moderate e stili di guida più fluidi di aumentare i chilometri di percorrenza consentiti.

Una misura che, pur accompagnandosi a un pacchetto di incentivi di 26,5 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli più inquinanti, pare andare in direzione contraria a un vero e proprio cambio di paradigma in tema di mobilità.

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Una scelta che il governatore regionale Attilio Fontana ha così giustificato:  "Migliorare la qualità dell'aria è sempre stata una delle priorità della mia amministrazione. Stiamo cercando di fare tutto il possibile anche per fronteggiare i rilevi dell'Unione Europea, per non penalizzare eccessivamente quella fascia di persone che rischia di essere troppo emarginata da certi provvedimenti. Credo che anche in questo ambito stiamo dimostrando serietà e volontà di risolvere i problemi, cercando le soluzioni più adeguate".

Ma quali saranno le ripercussioni pratiche di tale provvedimento?

In sintesi, Move-In permetterà a chi subisce il blocco del traffico a causa dell'inadeguatezza alle norme ambientali del proprio mezzo, di circolare per un numero predefinito di chilometri, con l'opportunità di aumentare le soglie fino a un massimo del 30% in base allo stile di guida.

“Vogliamo limitare le emissioni”  ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, “ma senza impedire la mobilità. Alla logica dei divieti e delle sanzioni preferiamo quella degli incentivi e quella dell'accrescimento della consapevolezza dell'importanza di comportamenti virtuosi di chi si mette in auto. Per questo abbiamo cercato uno strumento diverso e alternativo, che non va a colpire in modo particolare chi non si può permettere il cambio dell'auto".

I Comuni lombardi che lo desidereranno potranno applicare parametri più restrittivi. Nell'attesa che una mobilità pubblica realmente efficiente, insieme a un cambio di mentalità e all'adozione di pratiche virtuose, rendano obsoleti non solo i veicoli incriminati, ma anche l'adozione di misure che ne contemplino in qualche modo l'utilizzo.Clicca qui per approfondire!

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