Le interviste del Direttore: Elena Ghedini e Michela Signoretto
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Le interviste del Direttore: Elena Ghedini e Michela Signoretto

Interviste del direttore Ghedini Signoretto (1)

Intervista a Elena Ghedini e Michela Signoretto di Ve Nice.

Nonsoloambiente.it si pone da sempre come obiettivo quello di fornire un’informazione chiara e contestualizzata su primari argomenti di attualità che abbiano ricadute dirette o indirette sull'ambiente. La rubrica, realizzata su base settimanale e pubblicata nella giornata del martedì,  si basa sulla realizzazione di interviste condotte dal direttore in modo autonomo o a fronte di valutazione di temi o iniziative particolari, corredati di dati. Per informazioni scrivete a: direzione@nonsoloambiente.it

Ve Nice è una start up innovativa e spin off di Ca’ Foscari, completamente al femminile, fondata il 10 Luglio 2018. Tra gli ultimi progetti di Ve Nice vi è quello relativo alla valorizzazione di sottoprodotti della filiera agroalimentare locale per il loro impiego nella formulazione di prodotti per l’hair care. Da cosa è nata l’idea di utilizzare i materiali di scarto del settore agroalimentare? Quali sono i vostri progetti per il futuro?

La mission di Ve Nice è offrire soluzioni smart in cosmesi all’insegna dell’economia circolare. Proponiamo protocolli formulativi sostenibili al 100 % con uno stretto controllo di tutta la filiera partendo proprio dalla scelta delle materie prime e degli attivi. Questi ultimi non basta, infatti, siano naturali ma devono essere reperibili in ambito locale possibilmente a Km 0. Perseguiamo il duplice obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio e del Made in Italy e di rispettare i paradigmi dell’economia circolare e della sostenibilità sia dal punto di vista sociale che ambientale che economico. L’impiego di scarti della filiera agroalimentare si sposa pienamente con questi concetti.

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Le biomasse agroalimentari sono ricche di molecole e materie prime (dai polifenoli, alle vitamine ai polisaccaridi) che possono essere impiegate come ingredienti preziosi in cosmesi. Il carciofo è, ad esempio, un prodotto Made in Italy, nella varietà del violetto di sant’Erasmo eccellenza veneziana, il cui utilizzo implica una grande quantità di scarto (fino al 70 %). Da questa biomassa è possibile ottenere fitoattivi con proprietà purificanti, idratanti, antibatteriche e prebiotiche ideali per la preparazione di prodotti per l’hair care ma anche per lo skin care. Gli scarti di carciofo rappresentano solo una delle tante biomasse su cui stiamo lavorando e dalle quali è possibile ricavare prodotti cosmetici altamente performati coniugando tecnologia, sostenibilità e territorio. Oltre al settore cosmetico ci stiamo avvicinando anche al settore della nutraceutica che oltre ad essere un mercato in crescita rappresenta una realtà dalle tantissime possibilità nelle quali riteniamo le nostre skills possano essere esplicate al meglio per fare innovazione all’insegna della sostenibilità.

Con il PNRR in Italia dovrebbe aumentare il plafond delle risorse destinate alle start up innovative, in particolare per quelle che gravitano nel settore della sostenibilità. Credete che nel nostro Paese si presti giusta attenzione a realtà aziendali come Ve Nice in cui la ricerca e lo sviluppo sono determinanti o vi è ancora molta strada da percorrere?

L’Italia negli ultimi anni ha visto crescere notevolmente il numero delle start up ed in particolare di quelle innovative, anche a seguito della spinta data dalle istituzioni e dalle Università per le quali la Terza Missione ossia il link con il territorio e il trasferimento tecnologico sono diventate parte centrale della mission. Quest’ultimo punto è fondamentale ed è un traguardo importante essendo uno dei presupposti mandatari per garantire la crescita e la competitività di un Paese. Con gli anni sono state sicuramente implementate anche il supporto e l’attenzione date dalle istituzioni e dagli atenei a queste nuove realtà imprenditoriali ma nonostante ciò ancora tanti sono i gap e le mancanze da superare dal punto di vista economico ma anche e, soprattutto, dal punto di vista burocratico ed amministrativo.

Questi ultimi aspetti sono tra le cause che, spesso, scoraggiano o fanno gettare la spugna ai tanti ricercatori e giovani che vogliono provare a mettersi in gioco facendo impresa. Dovrebbe esserci una maggiore collaborazione tra mondo delle istituzioni, tra accademia ed impresa per aiutare le giovani start up a crescere per poi affermarsi nel mercato. Alcuni dicono che “imprenditori si nasce”, in realtà anche un ricercatore può diventare imprenditore ma ha bisogno di essere guidato ed agevolato nel percorso ed in questo senso la partnerships tra accademia e mondo imprenditoriali diventano fondamentali. D’altra parte solo investendo in ricerca e sviluppo è possibile accrescere la nostra competitività e instaurare le basi per un futuro veramente sostenibile.

Elena Ghedini

Laureata a Padova in Scienza dei Materiali nel 2002 ha successivamente conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche presso il Dipartimento di Chimica dell’Università Ca’ Foscari. Il lavoro di ricerca nel gruppo ca’ foscarino CatMat ha contribuito ad accrescere anno dopo anno la sua passione per la ricerca con particolare attenzione alla formulazione di materiali innovativi per applicazioni in ambito farmaceutico e cosmetico. Dal 2018 è’ co-founder e responsabile Ricerca e Sviluppo di Ve Nice srl.

Michela Signoretto

Professore Ordinario di Chimica Industriale presso il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università Ca’Foscari di Venezia, coordinatrice del gruppo di ricerca CatMat, fondatrice e CEO della startup Ve Nice srl. Da anni mi occupo di formulazioni chimiche, tengo su questo argomento anche un corso all’interno del percorso formativo di laurea triennale in Chimica e Tecnologie Sostenibili. Questo mi ha permesso di avvicinare molti giovani allo studio e allo sviluppo di nuovi materiali. La mia ricerca è rivolta quindi allo studio di materiali innovativi, sostenibili e tecnologicamente avanzati sia nell’ambito della catalisi che in campo formulativo

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