Le 8C del brandig sostenibile secondo Marc Stoiber
Sostenibilità

Le 8C del brandig sostenibile secondo Marc Stoiber

 

 
Le nuove regole per una comunicazione ambientale efficace stilate dal media guru americano.

Marc Stoiber è un direttore creativo americano, con diversi libri all’attivo, nonché uno dei massimi specialisti a livello mondiale in strategie di comunicazione ambientale.

In uno dei suoi articoli più recenti, Stoiber ha presentato una versione aggiornata della sua famosa teoria delle 5 C del Branding Sostenibile, con l’introduzioni di nuovi principi che cercano di andare incontro alle mutate esigenze del mercato.

In pochi anni, infatti, il modo di intendere la sostenibilità ambientale ha subito numerosi cambiamenti, anche alla luce dei risultati concreti ottenuti dalle aziende in questi anni.

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Vediamo quali erano innanzi tutto le 5 C della teoria originale:

1. Consumer-Facing: il primo passo per migliorare la sostenibilità aziendale è concentrarsi su quello che il consumatore sta guardando. La differenza deve essere subito visibile.
2. Competitive: per competere, le aziende devono innovare. Al giorno d’oggi, il vantaggio competitivo andrà a favore delle aziende che si differenziano con caratteristiche di sostenibilità.
3. Core: la sostenibilità aziendale deve concentrarsi sugli aspetti che hanno a che fare con il core business aziendale. Ad esempio, i brand automobilistici faranno meglio a concentrarsi sulla riduzione delle emissioni piuttosto che salvare la foresta pluviale. Una mancanza di coerenza può essere percepita come greenwashing.
4. Conversational: il branding sostenibile è più efficace come conversazione bidirezionale, piuttosto che come annuncio a senso unico. Invitare i consumatori a partecipare a una conversazione sui vostri processi sostenibili rafforzerà ulteriormente l’immagine del brand.
5. Credible: evitate le accuse di greenwashing - anche non intenzionale - e assicuratevi di essere credibili, annunciando le vostre azioni di sostenibilità solo nel momento in cui sono funzionanti e misurabili.

E ora veniamo alle nuove “C” per il 2013 individuate da Marc Stoiber:

6. Collaborative: sempre più spesso i marchi con credenziali di sostenibilità decidono di fare  branding insieme, per creare standard di riferimento, aumentare la forza di acquisto e incoraggiare la fiducia dei consumatori. Un ottimo esempio sono state le Olimpiadi di Londra.
7. Certified: oggi le aziende non si limitano ad ottenere un marchio di certificazione, ma sempre più spesso danno vita a partnership creative con ONG riconosciute.
8. Quiet: Non è una vera C, anche se il suono è lo stesso. Il principio è questo: la sostenibilità sta diventando un elemento integrante della vita aziendale, quindi è diminuita la necessità di parlarne.

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