Il Brasile allenta le norme sui pesticidi
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Il Brasile allenta le norme sui pesticidi

La Camera dei deputati brasiliana ha approvato un disegno di legge che allenta le regole per la certificazione dei pesticidi ad uso agricolo, una misura aspramente criticata dagli ambientalisti.

Il nuovo disegno di legge, approvato alla Camera con 301 voti favorevoli e 150 contrari, prevede che la certificazione dei pesticidi richiederà solo un attestato del ministero dell'Agricoltura, eliminando così i certificati attualmente rilasciati dall’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria (Anvisa) e dal Ministero dell’Ambiente. La nuova normativa autorizza l’uso temporaneo di prodotti a rischio basso o “tollerabile” di provocare il cancro, attualmente vietati da Anvisa.

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Il disegno di legge è stato presentato come un mezzo per semplificare il processo di registrazione dei pesticidi, consentendo ai produttori di essere più competitivi e di abbassare i prezzi degli alimenti.

Gran parte dei rappresentanti del settore agro-alimentare ha offerto il suo sostegno alla nuova misura: secondo l'Associazione brasiliana dei produttori di soia, per esempio, la proposta contribuirà a modernizzare il settore con un aumento importante nelle esportazioni del Paese. Di tutto altro avviso, invece, è Greenpeace, che ha definito il provvedimento "dl del veleno" e ha sottolineato che "mette in palio la salute del popolo brasiliano".

Questo è l’ennesimo schiaffo all’ambiente voluto dal governo Bolsonaro, la cui posizione in materia di pesticidi è ormai chiara. Dal 2019 il governo brasiliano ha infatti autorizzato circa 1.500 nuovi pesticidi, molti dei quali contenenti uno o più dei 37 principi attivi banditi in Europa perché pericolosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Ne è un esempio l’atrazina: l’erbicida, vietato in Italia dal 1992, è tuttora presente in più di 70 prodotti commerciali venduti in Brasile. Questo nuovo decreto legge sta promuovendo un progetto che consentirà "l'introduzione negli alimenti di sostanze che causano il cancro, le mutazioni genetiche e tutti i tipi di danni alla salute", ha affermato il deputato di opposizione Alessandro Molon.

L’iniziativa è ora in attesa del voto del Senato.

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