Forum QualEnergia 2021: è l’ora delle scelte
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Forum QualEnergia 2021: è l’ora delle scelte

Al via il Forum QualEnergia a Roma. Tra i temi discussi, i nuovi obiettivi climatici al 2030, PNRR e rilancio dell'economia, rinnovabili e comunità energetiche.

L’1 e 2 dicembre 2021, Roma ha ospitato ​​il XIV Forum QualEnergia, organizzato da Legambiente, Kyoto Club e La Nuova Ecologia. La due giorni nazionale ha ospitato giornalisti, amministratori pubblici, docenti universitari e imprenditori, per un ampio dibattito su tematiche relative ai nuovi obiettivi climatici 2030, al PNRR e alle rinnovabili.

I temi della prima giornata

La prima giornata ha visto la presentazione dello studio, realizzato da Elemens per Legambiente “Ridurre le bollette accelerando la transizione ecologica. Le scelte per una strategia integrata per la generazione distribuita da rinnovabili e l’efficienza in edilizia”. I dati indicano una stima dell’impatto che rinnovabili ed efficienza energetica in edilizia possono avere da qui al 2030: si parla di 1,1 miliardi di risparmio in bolletta per i consumatori con -50% della spesa energetica negli edifici. Il tutto con un risparmio di emissioni climalteranti al 2030 pari a 30 MtonCO2, una riduzione dei consumi energetici pari a 10 Mtep, con 150 miliardi di nuovi investimenti nel periodo 2021-2030.

I numeri indicano una rotta molto chiara: rincorrere la transizione energetica deve essere una priorità per il Paese. Attualmente in Italia il processo di transizione è “vittima” di blocchi autorizzativi, ritardi e anche qualche fake news, come ad esempio la credenza diffusa che i rincari in bolletta derivino dal passaggio al green. Il rincaro bollette, però, è legato all’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare del gas. Per questo Legambiente invita il Governo a compiere delle scelte chiare in questo senso. “Il Governo – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – deve avere il coraggio di fare scelte chiare e decisive, a partire dalla legge di bilancio, che permettano alla transizione ecologica ed energetica di accelerare il suo percorso, oggi troppo in salita. Occorre prima di tutto promuovere le semplificazioni autorizzative per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, a partire dal fotovoltaico e dall’eolico, senza i quali la rivoluzione energetica non si concretizzerà. Occorre, inoltre, decarbonizzare l’economia italiana eliminando i sussidi alle fonti fossili e aiutare allo stesso tempo le imprese a scegliere questo scenario di condivisione e autoproduzione dell'energia prodotta da fonti pulite"

Lo studio integrale di Elemens è scaricabile da qui.

Gli italiani e l’energia: lo studio

Durante la seconda giornata del Forum, è stata presentata l’indagine Ipsos “Gli italiani e l’energia” realizzata per Legambiente e Nuova Ecologia. I risultati sono stati illustrati da Andrea Alemanno, responsabile Ricerche Sostenibilità di IPSOS, e Luca Biamonte, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione Editoriale Nuova Ecologia. In particolare, nel corso dell’indagine, è stato chiesto agli italiani un parere rispetto ad alcune tematiche afferenti alla sfera dell’energia, dalla transizione ecologica alle cause dei rincari. Tra i dati emersi, il 47% degli intervistati ha dichiarato che i rincari dell’energia sono da attribuire ai Paesi produttori di combustibili fossili e alle logiche geo-politiche correlate; secondo il 37% degli intervistati, gli aumenti sono dovuta ad una tardiva presa di coscienza del problema e al ritardo negli investimenti sulle fonti rinnovabili; solo il 16%, invece, ha associato i rincari ad una transizione ecologica costosa

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Rispetto alla transizione ecologica e ai suoi costi, gli italiani sono divisi in due: per il 48% degli intervistati i costi della transizione saranno alti, mentre per il restante 52% i costi saranno invece convenienti. Gli intervistati si sono comunque dichiarati consapevoli rispetto al tema della sostenibilità: otto italiani su 10 hanno espresso una certa familiarità con questo tema. Cresce anche la consapevolezza dell’importanza delle rinnovabili, con il 77% della popolazione che ha dichiarato che quella solare è la fonte più adatta per produzione di energia su vasta scala.

Sul tema, le opinioni di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente “L’indagine rivela, da un lato, una crescente familiarità degli italiani con i temi della sostenibilità e dell’energia, dall’altro una conoscenza ancora insufficiente del mondo delle rinnovabili e del ruolo che l’Italia gioca nel settore: quasi un italiano su due percepisce, infatti, che il nostro Paese sia rimasto indietro sul tema, sebbene risulti in linea con la media europea. D’altro canto, è rilevante il fatto che oltre la metà della popolazione reputi il ruolo delle rinnovabili positivo in relazione ai costi della transizione energetica e che gli italiani intervistati si mostrino disponibili a rivedere i propri stili di vita e le abitudini di consumo per contrastare il cambiamento climatico”.

I dati sono stati commentati anche dal vice presidente del Kyoto Club Francesco Ferrante: “I risultati del sondaggio confermano quella che è la nostra percezione: gli italiani sono sempre più attenti al tema della sostenibilità in tutte le sue accezioni. Ed è interessante, per esempio, la nuova sensibilità che emerge sul tema dei trasporti verso forme di mobilità più sostenibili. Particolarmente rilevante il fatto che in larga maggioranza siano consapevoli del fatto che anche gli attuali aumenti delle bollette energetiche non sono certo dovuti alla transizione ecologica e alle rinnovabili, ma piuttosto a una lentezza eccessiva nella fuoriuscita dall’economia basata sui fossili”.

L’indagine “Gli italiani e l’energia” è scaricabile da qui

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