Economia circolare, misurarla per accelerare la transizione
Ambiente

Economia circolare, misurarla per accelerare la transizione

Misurare la circolarità per accelerare la transizione verso l'economia circolare. Come? Sviluppando specifici parametri che quantifichino i progressi e gli eventuali gap.

Si fa presto a dire economia circolare; un modello a cui tendere, in grado di minimizzare gli sprechi valorizzando al massimo ogni materiale utilizzato, così come ogni anello della catena di produzione, di distribuzione, di smaltimento. Secondo gli esperti, tale modello necessita- ora che i primi passi sono ormai alle spalle- di essere misurato per quantificarne appieno gli effetti e colmare i gap.

A questo proposito, è da poco stato pubblicato da GreenBiz il documento State of Green Business 2020, che prende in esame l'economia circolare a livello di sistema, di aziende e di prodotto per quantificarne i progressi nel tempo e per contestualizzare la circolarità all'interno di confini precisi.

Il sistema

In ambito di sistema, secondo un'analisi della Dutch Consultancy Circle Economy, il mondo oggi è circolare soltanto per il 9%.  Il report Circularity Gap Report, redatto dall'impresa nel 2019, quantifica i flussi di materiale nell'economia globale. Ebbene, il 9% dei 93 miliardi circa di tonnellate di minerali, carburanti fossili, biomasse, metalli che compongono il bacino annuo dell'economia mondiale sono recuperati e riutilizzati. Per puntare a obiettivi importanti e consistenti, questi numeri non sono sufficienti, così come non è sufficiente fermarsi al flusso di materiali. Il trasporto, l'import-export, lo smaltimento a fine vita, l'energia utilizzata in ogni fase, l'utilizzo ponderato di risorse...tutto questo deve rientrare a pieno titolo in un sistema a spreco zero reale ed efficiente.

Clicca qui per approfondire!

L'azienda

A livello di aziende, le compagnie stanno iniziando a utilizzare parametri di economia circolare come strumenti interni per ottimizzare materiali e attuare strategie strutturate, al fine di implementare buone pratiche di circolarità. In tale senso, sono stati recentemente individuati dal WBCSD (World Business Council for Sustainable Development) degli indicatori di circolarità (CTI, Circular Transition Indicators) che forniscono un approccio su basi scientifiche per misurare i benefici della circolarità a tuttotondo e che permettono di operare scelte ragionate in ottica sostenibile. Lo strumento è stato sviluppato in partenariato con un gruppo diversificato di 25 imprese. Identificare misurazioni comuni e trasversali può rivelarsi essenziale affinché aziende appartenenti ai settori più distanti e disparati possano trovare, perlomeno, una lingua comune sulla  quale confrontarsi.

Il prodotto

Per quel che riguarda i prodotti, il life-cycle assessment è stato fino ad ora lo strumento principale per calcolare l'impatto dei beni sull'ambiente. A questo proposito, il Cradle to Cradle Products Innovation Institute offre una versione aggiornata al 2020 di una serie di standard (design, riciclabilità, biodegradabilità, origine delle fonti...) ideati specificatamente per l'economia circolare.

In generale, dal documento emerge che, a tutti e tre i livelli, lo sviluppo di parametri specifici, chiari e trasversali può essere un efficace acceleratore di circolarità. A patto che ci sia la volontà di allargare lo sguardo al medio-lungo termine e di implementare l'azione fino a includere da un lato una produzione responsabile, dall'altro relazioni trasparenti e sostenibili con i fornitori, i clienti e le aziende stesse.

Clicca qui per approfondire!

Potrebbero interessarti ...

  • Su di noi

    Nonsoloambiente è un magazine online interamente dedicato all’informazione ambientale, che vuole offrire un contributo alla diffusione della cultura sostenibile, donando ai suoi lettori una visione pluralista e aggiornata sulle principali novità del settore, attraverso contenuti freschi, originali e di qualità.