Economia circolare: gli highlights del festival Circonomia
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Economia circolare: gli highlights del festival Circonomia

Conclusa la seconda edizione di Circonomia, festival a tema economia circolare tenutosi dal 25 al 28 maggio in cinque località del Piemonte. Numerosi gli ospiti illustri e molti gli eventi in programma, rivolti a studenti, stakeholder, giornalisti e pubblico generico.

“Il più serio problema è l’incapacità della politica di guardare al domani, di pensare a quello che sarà, in un mondo che arriverà a 9 miliardi di persone” ha avvertito l'economista francese Jacques Attali durante la lectio magistralis tenutasi all'Università del Piemonte Orientale di Novara il 25 maggio scorso, giorno di apertura della seconda edizione del  festival Circonomia. Ecco perché occorre creare nuovi paradigmi, che ragionino sul medio-lungo termine e sulla necessità di mettere a punto un nuovo modello economico realmente efficiente, consapevole delle risorse a disposizione.

L'economia circolare -di cui il neologismo “circonomia” rappresenta una sintesi efficace- si propone appunto questo, come la quattro giorni di eventi ha voluto affermare nel corso di interventi, convegni e dibattiti che hanno coinvolto studenti, giornalisti e cittadinanza in molteplici modi e in cinque diverse località piemontesi.

Dopo l'Università del Piemonte Orientale, per Attali è stata la volta, venerdì 28 maggio, di incontrare ad Alba (Cn) i cittadini e i ragazzi delle scuole superiori, per una conferenza-dialogo con la conduttrice radiofonica Benedetta Tobagi. L'intento? Sottolineare come la costruzione di un futuro più “circolare” e sostenibile sia nelle mani delle nuove generazioni, chiamate a raccogliere una sfida di cui si stanno attualmente, spesso faticosamente, gettando le basi.

Alimentazione, comunicazione, energia, servizi, diritto internazionale, riduzione e gestione dei rifiuti. Gli ambiti affrontati durante il seminario di formazione "L’economia circolare come nuovo paradigma del produrre e del consumare: il ruolo dell’informazione", tenutosi lo stesso 26 maggio presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) e realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Piemonte e Valle d’Aosta, sono stati molti. Focus centrale è stata l'affermazione della circular economy come terreno fertile e fruttuoso, in cui ambiente ed economia viaggiano in una simbiosi vantaggiosa per entrambi.

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“I modelli della produzione di cibo devono contemplare nuovi approcci all'economia circolare” ha affermato in questo contesto Silvio Barbero, VicePresidente dell'Università di Scienze Gastronomiche e figura storica di Slow Food Italia. “Reinterpretare il settore del cibo includendo pratiche di riuso, recupero ed economia circolare rappresenta la nuova, vera sfida”.

Da parte sua Roberto Cavallo, Amministratore Delegato di E.R.I.C.A. soc. coop. ha auspicato: “Grazie all'economia circolare si può realizzare una società che vada verso  i rifiuti zero”, punto di arrivo di una società realmente rispettosa di ambiente e risorse.

Il sabato il Festival si è spostato a Novello (CN), tra le colline delle Langhe: dopo una visita in musica al centro storico, si è svolto l’incontro “Il ruolo dei cittadini nell’economia circolare“, promosso da Ipsos e Consorzio Comieco. La serata è  stata dedicata alla proiezione del nuovo documentario “Indizi di felicità” di Walter Veltroni.

Non è raro che l'economia circolare si accompagni allo sviluppo di buone pratiche, da applicare con metodo alla vita quotidiana. In quest'ottica, l'ultima tappa del festival svoltasi nella cittadina di Bra (CN) ha affrontato il tema mobilità sostenibile, presentando ai cittadini un manifesto programmatico nella direzione di un modello di viabilità (e  vivibilità) a misura d'uomo.

In pieno stile circular economy. O, per farla breve, Circonomia.

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