Agricoltura 2.0: le innovazioni al servizio dell’economia circolare
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Agricoltura 2.0: le innovazioni al servizio dell’economia circolare

L’innovazione tecnologica proietta il mondo agricolo verso il futuro. L’Italia è un’incubatrice per progetti d’avanguardia per l’incremento sano della produttività e il riutilizzo degli scarti delle coltivazioni al servizio dell’economia circolare.

Innovazione ed economia circolare stanno entrando a gran forza nel mondo dell’agricoltura.

All’interno di questo universo sono ormai molti i settori che si spingono ogni anno sempre più in là per cercare di migliorarsi, di evolversi per restare al passo sia con i cambiamenti che inevitabilmente l’evoluzione tecnologica impone, sia con quelli che le persone chiedono a gran voce.

In tema di economia circolare l’agricoltura sta acquisendo un ruolo cardine come fonte di approvvigionamento di materie prime di recupero perfettamente adatte per essere trasformate in materiali per l’edilizia. Sono infatti molti ormai gli esempi di aziende che a partire da paglia e scarti della lavorazione del legno producono bio mattoni dedicati alle costruzioni. Se qualcuno potrebbe anche storcere il naso, potrà essere presto smentito: questi materiali si sono dimostrati altamente efficienti e resistenti, al pari del tradizionale cemento. Alcuni di questi bio mattoni hanno infatti delle comprovate capacità di isolamento termo acustico, oltre che prestarsi molto efficacemente alla realizzazione di edifici antisismici.

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È sulla scia di questo filone che nasce AGRIshelter, una start-up fondata dall’architetto Narges Mofarahian, trentenne laureata al Politecnico di Milano. Basandosi sulla propria tesi di laurea ha dato il via a un ambizioso progetto per la realizzazione di abitazioni di emergenza dedicate a persone in difficoltà come alluvionati o terremotati. Costruzioni realizzate appunto con gli scarti dell’agricoltura: legno e paglia.

In provincia di Grosseto invece fa parlare di sé il progetto Sfera, una serra attiva di tredici ettari la cui peculiarità è quella di essere in grado di adattare in tempo reale il proprio clima interno per consentire la crescita tutto l’anno di ortaggi e piante aromatiche. Il lavoro di sfera è condotto da un team variegato, composto da diverse decine di persone le cui competenze spaziano dall’imprenditoria e management all’attività manuale e alla conoscenza delle tecniche di coltivazione e di cura delle piante.

Fortemente basata su fondamenta tecnologiche è 3Bee, un’azienda che, come suggerisce il nome, opera nel settore dell’apicoltura. Si tratta di un progetto realizzato al fine di facilitare la vita degli apicoltori e migliorare quella delle stesse api. Attraverso l’utilizzo della tecnologia internet of things il progetto consente di gestire, controllare e curare in tempo reale e da remoto le api. Questo avviene grazie all’installazione di una sim card nelle arnie e una relativa applicazione sui devices degli apicoltori.

Si tratta di un sistema che preserva anche la salute degli animali, diagnosticando eventuali problemi con largo anticipo rispetto ai metodi tradizionali e quindi limitando le probabilità di perdite.

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