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Il cambiamento climatico non è più un futuro da temere, ma una realtà già drammatica. Secondo i dati di Our World in Data, l’Europa ha registrato un incremento del 1200% delle vittime per eventi estremi: dalle 903 morti annue nel periodo 2010-2019 si è passati alle 12.299 all’anno nei primi anni Venti del XXI secolo. A livello globale, lo scenario appare ancora più preoccupante: entro il 2044, sette persone su dieci potrebbero essere colpite da fenomeni meteorologici intensi, secondo lo studio del Center for International Climate Research. Ondate di calore, alluvioni e tempeste colpiscono sempre più frequentemente un continente tradizionalmente meno esposto a disastri naturali rispetto a regioni tropicali o subtropicali. Ma oggi anche l’Europa paga il conto di un’urbanizzazione spesso inadeguata, con infrastrutture non progettate per resistere a tali eventi e una densità abitativa che amplifica i danni.
Per far fronte a questa emergenza sistemica, gli esperti indicano la strada di una pianificazione urbana resiliente, di una gestione sostenibile delle risorse naturali e di un’educazione ambientale capillare. Fondamentale, inoltre, la cooperazione tra settore pubblico, comunità locali, imprese e cittadini. “I numeri riportati sono decisamente preoccupanti ma, in base alla nostra esperienza diretta, purtroppo non sorprendenti – spiega Massimiliano Palma, CEO di Regola, azienda italiana leader nella tecnologia per la pubblica sicurezza – Questo evidenzia la necessità di un cambiamento nel nostro approccio alla gestione delle emergenze. Non possiamo più considerare eventi come alluvioni, ondate di calore o tempeste come situazioni eccezionali. È fondamentale che le autorità e le organizzazioni adottino strategie di adattamento proattive e cooperative”.
Tecnologia e innovazione giocano un ruolo cruciale nella costruzione di una società più resiliente. I sistemi di allerta precoce, supportati da dati meteorologici e satellitari, possono salvare vite umane grazie alla rapidità nella diffusione delle informazioni. Le eccellenze italiane in questo settore offrono strumenti all’avanguardia. “In un contesto in cui la rapidità di risposta può fare la differenza tra la vita e la morte, non solo fisica, purtroppo, ma anche economica e civile di intere aree – prosegue Palma – I nostri software made in Italy sono progettati per garantire comunicazioni tempestive ed efficaci. Il nowtice Mass Alerting System, che consente di inviare notifiche di massa attraverso diversi canali, tra i quali l’App IO. Possiamo dire che l’Italia, in questo campo, ha veramente molto da insegnare al resto del mondo”. Alla luce di questi dati, prevenzione e adattamento non sono più opzioni ma priorità inderogabili. Solo un approccio integrato, innovativo e condiviso potrà ridurre l’impatto crescente della crisi climatica sulla vita delle persone.

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