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ll ddl 2316, già approvato dal Senato, delinea un quadro normativo ispirato a principi di trasparenza, tutela dei diritti e promozione dell'innovazione, in linea con il regolamento europeo sull'AI
Si discute oggi alla Camera dei Deputati il disegno di legge sull'intelligenza artificiale (DDL n. 2316), già approvato dal Senato il 20 marzo 2025. Presentato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero della Giustizia, il provvedimento intende armonizzare il quadro normativo italiano con il regolamento europeo sull'AI (Reg. UE 2024/1689), definendo principi e deleghe che toccheranno numerosi settori della società. La legge si fonda su un approccio antropocentrico e responsabile allo sviluppo e all'utilizzo dell'AI, con l'obiettivo di coglierne le opportunità senza trascurare la tutela dei diritti fondamentali, la cybersicurezza e la coesione sociale. Tra i principi cardine figurano la trasparenza, la non discriminazione, la protezione dei dati personali e la sostenibilità. Ampio spazio è dedicato agli ambiti applicativi: dall'uso dell'AI nella sanità, con garanzie contro ogni forma di discriminazione nell'accesso alle cure, alla valorizzazione dell'AI come leva di inclusione per le persone con disabilità. Il disegno di legge introduce inoltre specifiche norme per l'utilizzo dell'AI in ambito lavorativo, giudiziario e nella pubblica amministrazione, garantendo sempre il primato della decisione umana. Sul fronte economico, lo Stato promuove ecosistemi innovativi e investimenti in AI, cybersicurezza e tecnologie quantistiche, con un plafond fino a un miliardo di euro. Particolare attenzione viene riservata alla localizzazione dei dati in territorio nazionale e alla valorizzazione della ricerca pubblica. Il provvedimento istituisce autorità nazionali competenti (AgID e ACN) e prevede la redazione di una strategia nazionale aggiornata periodicamente, rafforzando così il coordinamento tra attori pubblici e privati. Rilevante anche il capitolo penale, che introduce nuove fattispecie di reato legate all'abuso dell'AI, tra cui la diffusione non consensuale di contenuti manipolati. Il disegno di legge rappresenta un passaggio cruciale per dotare l'Italia di un impianto normativo capace di accompagnare l'innovazione tecnologica nel rispetto dei valori costituzionali ed europei.
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