Finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo nell’economia circolare

Finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo nell’economia circolare

L’11 giugno scorso il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto attuativo per la concessione e l’erogazione dei finanziamenti a sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi in materia di economia circolare. Il 5 agosto è stato pubblicato il decreto che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande. Di seguito un’analisi dei punti più importanti.

I soggetti beneficiari

Possono beneficiare del finanziamento in oggetto:

  • le imprese che esercitano attività industriale, agro-industriale, artigiane, di servizi all'industria;
  • i Centri di ricerca

Per presentare la domanda occorre possedere i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese;
  • non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra condizione analoga;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER (il Regolamento Generale di esenzione per categoria con alcuni aiuti di Stato sono dichiarati compatibili con il mercato interno e, quindi, non necessitano di alcuna notifica alla Commissione)

I soggetti interessati possono presentare i progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di ricerca, a condizione che venga indicato il soggetto capofila. I progetti congiunti devono essere realizzati con il contratto di rete o con altre forme contrattuali di collaborazione, quali il consorzio e l’accordo di partenariato.

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I progetti finanziati

I progetti che possono essere finanziati devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale il cui fine è la riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. A titolo esemplificativo ma non esaustivo vi rientrano ad esempio le innovazioni eco-compatibili e la sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
Il progetto per essere finanziato deve rispettare i seguenti criteri:

  • fattibilità tecnico-organizzativa;
  • qualità del progetto;
  • impatto del progetto
  • i progetti devono avere, inoltre, un costo non inferiore ad Euro 500.000,00 (cinquecentomila) e non superiore ad Euro 2.000.000,00 (duemilioni).

Le risorse disponibili

Le risorse per il finanziamento dei progetti sono pari a:

  • Euro 155.000.000,00 (centocinquantacinquemilioni) per la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca);
  • Euro 62.000.000,00 (sessantaduemilioni) per la concessione dei contributi alla spesa a valere sul FSC (Fondo sviluppo e coesione) e sul Fondo per la crescita sostenibile.


Termini e modalità di presentazione delle domande

Riportiamo gli aggiornamenti del sito ufficiale: "Il decreto proroga il termine per la presentazione delle domande a partire dal 10 dicembre 2020. La procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati sarà disponibile dal 30 novembre 2020. Le imprese dovranno allegare alla domanda, tra l’altro, l’attestazione di disponibilità alla concessione del finanziamento, prevista per l’accesso al FRI come specificato nel decreto direttoriale 5 agosto 2020.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese che sarà pubblicato sia sulla Gazzetta Ufficiale che sul proprio sito internet, provvederà a comunicare l’esaurimento delle risorse disponibili e a chiudere lo sportello per la presentazione delle domande. Le domande accolte saranno successivamente valutate con un giudizio complessivo di fattibilità costituito da una valutazione amministrativa di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa di proprietà del Ministero dell’Economia) che da valutazione tecnico scientifica di ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

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