Il Lussemburgo punta sul trasporto pubblico: mezzi gratuiti per i cittadini
Sostenibilità

Il Lussemburgo punta sul trasporto pubblico: mezzi gratuiti per i cittadini

Il Lussemburgo è il primo Paese a lanciare il trasporto pubblico gratuito per i cittadini: bus, treni e autobus con tariffe abolite dal 29 febbraio 2020.

Il Lussemburgo è uno degli Stati più piccoli (e ricchi) d’Europa. Con una popolazione di circa 602.000 abitanti e una superficie piuttosto ridotta, il Paese soffre spesso di ingorghi sul territorio. Il Governo ha messo in atto una vera inversione di rotta: a partire dal 1 ° marzo 2020 tutti i trasporti pubblici (treni, tram e autobus) saranno completamente gratuiti per il cittadino. L’unica eccezione è il viaggio su treno in prima classe, che costerà circa 3€. In questo modo, secondo il portavoce del Ministero della mobilità e dei lavori pubblici Dany Frank, si potrà ridurre la congestione nelle strade e, allo stesso tempo, ottenere un beneficio ambientale.

Il problema traffico del Lussemburgo

Da qualche anno a questa parte, il Lussemburgo vive disagi continui per la congestione nelle strade. Stando ai dati diffusi dal Ministero dello sviluppo sostenibile e delle infrastrutture lussemburghese, nel 2016 il Paese contava circa 662 auto per 1.000 persone. Il proprio veicolo rappresentava il "mezzo di trasporto primario" per i pendolari, che trascorrono in media 33 ore immersi nel traffico. "Il Lussemburgo è un luogo molto attraente per lavorare", ha spiegato Geoffrey Caruso, professore all'Università del Lussemburgo e all'Istituto di ricerca socio-economica del Lussemburgo. Proprio per questa sua ricchezza e per la capacità di attrarre forza lavoro, la crescita esponenziale del Paese ha portato con sé anche la crescita del problema traffico.

 

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I mezzi gratuiti per tutti

L’idea dei mezzi pubblici gratuiti affonda le sue radici nel 2018, quando le Autorità avevano annunciato il lancio dell’iniziativa nell'estate 2019. Alcuni ritardi hanno fatto slittare il provvedimento alle porte della primavera 2020. Il progetto fa parte di un piano decisamente più ambizioso che riguarda l’intero Lussemburgo: attirare il 20% in più di persone sui trasporti pubblici entro il 2025 e ridurre le auto su strada del 15%. Questo sia per ridurre la congestione, sia per tagliare drasticamente le emissioni di CO2 legate al mondo dei trasporti.

Il settore dei trasporti e l’inquinamento

Quello del Lussemburgo è un provvedimento, per ora, unico al mondo: nessuno Stato ha previsto i mezzi pubblici per tutte le persone circolanti sul territorio (turisti inclusi). Il Governo ha chiarito che, tra gli obiettivi primari della misura, figura anche l’abbattimento delle emissioni di NO2 legate al settore trasporti. Il settore trasporti è uno dei più inquinanti in assoluto. Una fotografia inedita dell’inquinamento atmosferico è quella scattata dalla NASA osservando le emissioni serra della Cina durante l’emergenza sanitaria Coronavirus. Secondo le stime, la Cina ha ridotto di circa un quarto le emissioni serra; questa è la conseguenza della riduzione dal 15 al 40% della produzione industriale e dei trasporti, oltre allo stop di circa il 70% dei voli da e per il Paese. In altre parole, dopo solamente due settimane, le emissioni serra sarebbero calate di 100 milioni di tonnellate. Secondo le rilevazioni, anche in Italia a fine febbraio l’inquinamento da polveri PM10 e PM 2.5 si è ridotto.

Non si può di certo dire che sia una buona notizia, viste le circostanze dell’emergenza: ciò che può essere affermato con certezza, però, è che il settore trasporti ha un impatto rilevante sulla qualità dell’aria che respiriamo. Per questo l’incentivo verso l’uso dei mezzi pubblici è necessario per salvaguardare la nostra sicurezza e la nostra salute.

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