RAEE, ritiro Uno Contro Uno: l’82% degli e-commerce non rispetta le regole
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RAEE, ritiro Uno Contro Uno: l’82% degli e-commerce non rispetta le regole

La recente indagine di Netcomm e Remedia sugli acquisti di apparecchiature elettriche ed elettroniche online porta alla luce il mancato rispetto da parte delle aziende del ritiro Uno Contro Uno, fondamentale strumento di tutela ambientale e importante servizio per tutti i cittadini.

Danni ambientali, rischio di malattie come tumori, disturbi renali ed epatici, ritardo nello sviluppo mentale: questi sono alcuni dei principali danni causati dalle sostanze rilasciate dai RAEE, i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, abbandonati nell'ambiente e non correttamente avviati a riciclo.

Eppure, sul fronte della corretta raccolta differenziata c'è ancora molta strada da fare: l'Europa esporta (anche illegalmente) oppure abbandona in discarica il 65% dei RAEE. Il danno è anche economico: secondo il Report "Countering WEEE Illegal Trade", realizzato da United Nations University, Interpol, United Nations Interregional Crime and Justice Research e Compliance & Risks, per l'industria del riciclo si stima una perdita compresa tra 800 milioni e 1,7 miliardi l'anno.

Diversi tipi di problemi agiscono come causa per questo fenomeno. Recentemente, una ricerca presentata da Netcomm e Remedia ha messo in luce alcune difficoltà legate allo smaltimento dei piccoli rifiuti elettronici da parte dei privati. La normativa europea prevede il ritiro Uno Contro Zero da parte di tutti i punti vendita, nonché il ritiro obbligatorio Uno Contro Uno per tutti i venditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

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Secondo la normativa (D.Lgs. 49/2014), anche il consumatore che acquista un prodotto online ha il diritto di avvalersi della restituzione gratuita di un vecchio prodotto equivalente. Di conseguenza, il distributore che vende attraverso il web deve organizzarsi per offrire gratuitamente questo servizio al consumatore. Nella realtà, tutto ciò non sempre avviene. "Sono circa 17 milioni gli acquirenti che negli ultimi tre mesi hanno effettuato un acquisto su Internet, facendo registrare un tasso di crescita delle vendite online a doppia cifra nell'ultimo anno, come nei precedenti tre. É un mercato che stimiamo valga circa 15 miliardi di euro e l'informatica e l'elettronica di consumo ne rappresentano il 13%", afferma il Presidente Netcomm Roberto Liscia.

Una fetta di mercato che potrebbe dare un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di riciclo RAEE fissati per il 2019, pari all'85%. Eppure sono poche le aziende che oggi si fanno carico di informare correttamente i privati e di facilitare la consegna Uno Contro Uno.

Nel 90% dei casi analizzati, la normativa RAEE, e in particolare l'argomento Uno Contro Uno, risulta ancora poco diffusa e pubblicizzata, mentre l'80% dei siti non fornisce informazioni a riguardo nemmeno nelle pagine interno. Il 45.3% non fornisce ulteriori informazioni nemmeno una volta terminato il processo d'acquisto. Solo il 6,7% dei portali di e-commerce informano in modo chiaro sulle modalità di raccolta. A mancare non sono solo le informazioni: nell'82% dei siti analizzati il servizio non risulta proprio presente, mentre solo il 9,3% di chi offre chi offre il ritiro Uno Contro Uno non impone oneri aggiuntivi.

Per favorire il percorso di miglioramento delle aziende di e-commerce, Remedia e Netcomm hanno realizzato la "Guida RAE e-Commerce – il Commercio elettronico e la Normativa RAEE". Netcomm, inoltre, implementerà la check list per l'ottenimento del Sigillo, integrando punti per la corretta applicazione del ritiro Uno contro Uno, in modo da sensibilizzare le aziende al raggiungimento della conformità normativa, favorendo così l'adozione di comportamenti virtuosi da parte dei singoli cittadini.

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