Galletti traccia il bilancio sull’Ambiente dopo il primo giro di boa

Galletti traccia il bilancio sull’Ambiente dopo il primo giro di boa

Il ministro dell'Ambiente fa il punto sull'anno di governo. Toccando diversi argomenti, dal dissesto alla Terra dei fuochi, è stata fatta una panoramica anche su prospettive e scenari futuri

Ad un anno dall'insediamento del nuovo Governo, è giunto il momento di tirare le somme e tracciare un bilancio sugli interventi effettuati anche dai singoli ministeri. Il Ministero dell'Ambiente ha avuto alla direzione del suo dicastero Gian Luca Galletti che, nella conferenza stampa tenutasi il 24 febbraio a Roma, ha fatto il punto sullo stato dell'arte dei diversi piani e progetti intrapresi in questi primi dodici mesi, aprendo anche il capitolo riguardante le iniziative future.

"Mi pareva giusto farlo per ricordare a tutti il lavoro svolto, intenso e molto in prospettiva", ha dichiarato Galletti, "Il nostro è un consuntivo pieno di cose fatte, alcune concluse, per altre è stato impostato il lavoro che troverà la sua realizzazione negli anni futuri". Il ministro ha inoltre precisato come la pianificazione sia sempre stata svolta in ottica di "fare in modo che questo ministero diventi sempre più proiettato sullo sviluppo economico di questo Paese".

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Sono stati molti i temi trattati durante l'evento, tra i più caldi troviamo:

"Dissesto idrogeologico". È stato avviato un progetto che prevede lo stanziamento di 7 miliardi in 7 anni per la sicurezza territoriale e che ha già visto l'apertura di numerosi cantieri. "Il mese prossimo saremo pronti a firmare gli accordi di programma con le Regioni". Il grande limite dell'infinita produzione di norme è stato superato con la delega di commissari straordinari ai presidenti di Regione, in modo da snellire il processo burocratico, sostituendo tutte le autorizzazioni con un semplice atto.

"Semestre di Presidenza UE". "L'atto più importante è stata la firma dell'accordo sui target 2030: il 27% di energia dovrà provenire da fonti rinnovabili, il 40% delle emissioni di CO2 dovrà essere ridotta e si dovrà raggiungere +27% nel campo dell'efficienza energetica. L'accordo è vincolante per i paesi membri e l'Italia è stata protagonista del negoziato di Lima", ha affermato il ministro, parlando anche della regolamentazione introdotta per dare libertà di scelta agli Stati nella coltivazione OGM: "Noi abbiamo deciso di non farlo, per difendere e valorizzare la qualità unica del nostro agroalimentare".

"Bonifiche". Oltre a varare 78 decreti di bonifica, sono stati riportati 5000 ettari di territorio alla fruizione pubblica. Grazie alla Legge di Stabilità sono stati stanziati 135 milioni di euro per un piano di bonifiche dall'amianto: da Casale Monferrato a Bagnoli.

"Terra dei Fuochi". L'obiettivo da raggiungere è Campania felix, con il monitoraggio delle aree a rischio: "Ora conosciamo il perimetro esatto dei terreni contaminati. Altrove non c'è rischio", sottolineando l'importanza di non definire più quella zona con l'appellativo di Terra dei Fuochi, "È un danno per la Campania e l'Italia intera. I problemi ci sono ma sono monitorati e continueremo ad intervenire dove necessario".

All'interno della conferenza c'è stato spazio anche per Expo 2015. È stata annunciata l'attivazione della Consulta per il "Piano Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare" (PINPAS), mirando alla "Carta di Milano" per coinvolgere i governi europei nella lotta allo spreco alimentare.

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