Gas, firmati gli accordi tra Italia e Algeria, cosa prevedono?
La guerra in Ucraina ha messo in luce quanto l’Italia sia tra i Paesi europei più poveri da un punto di vista energetico.
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La guerra in Ucraina ha messo in luce quanto l’Italia sia tra i Paesi europei più poveri da un punto di vista energetico.
ll Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, guidato dal professor Enrico Giovannini, rientra tra i Ministeri più performanti in termini di raggiungimento degli obiettivi del PNRR.
Il 30 marzo scorso la Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di proposte per rendere i prodotti europei maggiormente rispettosi dell’ambiente. Le nuove misure interessano diversi settori merceologici e prevedono nuove regole per responsabilizzare i cittadini nell’utilizzo più consapevole delle risorse. Sono state inoltre varate nuove regole per rendere i tessuti più durevoli, riparabili, riutilizzabili e riciclabili al fine di contrastare il fenomeno della fast fashion. Scopo delle misure: ridurre l'impatto ambientale e la dipendenza dell'Unione europea dalle materie prime importate.
Il 16 marzo il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la proposta di Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti, una delle misure portanti per gli obiettivi sfidanti e portanti in termini di economia circolare della Missione 2 del PNRR “Rivoluzione verde e transizione ecologica.”
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha comportato un’accelerazione sulle misure da adottare nel comparto energetico. Fermentano i lavori all’interno dei palazzi delle Istituzioni europee per trovare delle valide soluzioni per rendere l’Unione europea energicamente indipendente dalla Russia.
L’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime, dell’energia elettrica e del gas unitamente allo scoppio della guerra in Ucraina delle ultime settimane hanno indotto il Governo a porre in essere delle soluzioni urgenti volte a contrastare l’aumento dei prezzi nei vari settori.
Almeno sul fronte economico sembrano esserci buone notizie. La Commissione europea, sebbene fortemente impegnata in questi giorni ad affrontare l’emergenza umanitaria e geopolitica generata dalla guerra che sta dilaniando l’Ucraina, ha dato via libera alla prima rata di sovvenzionamenti per l’Italia. L’ammontare delle risorse è di 21 miliardi di cui 10 in trasferimenti e 11 in prestiti.
La sostenibilità sappiamo essere ormai un termine molto spesso abusato. Lo ritroviamo nei contesti più disparati e a volte ci domandiamo cosa effettivamente sia e se possa trovare reale applicazione nel quotidiano. Innegabile però è d’altro canto lo sforzo che viene fatto dalle Istituzioni europee per rendere la sostenibilità un criterio di valutazione, effettivo e non intangibile, soprattutto tra e per le imprese.
Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato qualche giorno fa il decreto che fissa i costi massimali di spesa per le asseverazioni di congruità dei prezzi, relative ai lavori di efficientamento energetico degli edifici. Le nuove disposizioni saranno applicabili sia al superbonus 110% che a ecobonus e bonus ristrutturazioni al 50%.
Seduta storica quella che si è tenuta in Parlamento lo scorso 8 febbraio. La proposta di legge sull’inserimento della tutela ambientale tra i principi fondamentali della Costituzione è stata difatti approvata in via definitiva dall’Aula della Camera con 468 voti a favore, 6 astenuti e 1 contrario. Il testo normativo, approvato con la maggioranza dei due terzi da parte del Senato, entra subito in vigore e non sarà soggetto a referendum.
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