Ripristinare le aree boschive per salvare l’ambiente: la ricerca

Ripristinare le aree boschive per salvare l’ambiente: la ricerca

P​iantare milioni di alberi per combattere il cambiamento climatico: ecco l’analisi di fattibilità condotta da un team internazionale e pubblicata su Science.

Secondo lestatistiche ONU-FAO, ​ogni anno si perdono circa 7,3 milioni di ettari di foreste. Basti pensare che, negli ultimi due decenni, l'Afghanistan ha perso oltre il 70% delle sue foreste su tutto il territorio nazionale.

La perdita degli alberi, fondamentali per ridurre la quantità di CO2nell’aria, è stata ed è tuttora una delle grandi sfide da affrontare per garantire la salvaguardia dell’ambiente.

E se venissero ripristinate le aree boschive e venissero piantati milioni di alberi? L’ipotesi è stata esaminata in profondità in uno studio pubblicato sulla rivista Science, che ha stimato il potenziale globale di ripristino delle terre boschive come possibile strategia per mitigare i cambiamenti climatici.

Il team di ricerca internazionale, guidato da Jean-Francois Bastindell'ETH-Zurigo in Svizzera, ha utilizzato misurazioni dirette della copertura forestale in tutto il mondo per riprodurre un modello per stimare il potenziale di ripristino forestale della Terra.

La ricerca

Il team di scienziati ha scoperto che la Terra potrebbe accoglierealtri 900 milioni di ettari di foreste. Si parla di circa il 25% in più di aree boschive rispetto ad oggi.

Piantando più di mezzo trilione di alberi, si potrebbe assorbire circa 205 gigatoni di carbonio(un gigaton è 1 miliardo di tonnellate), riducendo il carbonio atmosferico di circa il 25%. Questo è abbastanza per assorbire circa 20 anni di emissioni di carbonio prodotte dall'uomo al ritmo attuale, o circa la metà di tutto il carbonio emesso dagli umani dal 1960.

Il dibattito nella comunità scientifica

La ricerca ha destato un certo scalporeall’interno della comunità scientifica: c’è chi guarda allo studio come una proposta rivoluzionaria e chi solleva pesanti critiche all’approccio mostrato.

Secondo Sassan Saatchi, scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASAa Pasadena, in California, piantare alberi potrebbe sortire effetti positivi, ma la riforestazione come strumento di mitigazione del clima non sarà mai un sostituto per ridurre le emissioni di combustibili fossili.

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Per Saatchi le b sono ancora molte e, di base, sostiene che l’unico modo per ridurre le emissioni sia agire direttamente su chi le emette. La comunità scientifica si sta interrogando su alcune questioni importanti, come ad esempio: quanto sono realistiche le stime dello studio sul carbonio che potrebbe essere riassorbito con la riforestazione? Quanto tempo e quante risorse sarebbero necessarie per procedere ad un intervento con una simile portata?

"Piantare un miliardo di ettari di alberi non sarà facile” - ha dichiarato Saatchi - “Richiederebbe un'impresa enorme. Se seguiamo le raccomandazioni del documento, il rimboschimento di un'area delle dimensioni degli Stati Uniti e del Canada combinati (da 1 a 2 miliardi di ettari) potrebbe richiedere da uno a duemila anni, supponendo che piantiamo un milione di ettari all'anno e che ogni ettaro contenga almeno da 50 a 100 alberi”.

Saatchi si interroga anche su altre problematiche: anche piantando gli alberi, ci vorrà del tempo prima che questi maturino e assolvano alla loro funzione.

Non solo: un ulteriore punto di riflessione è sul concetto di biodiversità. Anche ripristinando gli ecosistemi boschivi, in che modo sarebbe possibile garantire la biodiversità che c’era nelle condizioni pre-deforestazione? Procedere con una riforestazione piantando monocolture potrebbe generare ecosistemi non più efficienti come prima, che potrebbero non mantenersi sani.

Le risposte

Attualmente la NASA è attivamente impegnata per cercare le risposte a questi interrogativi. Sono all’attivo una serie di missioni satellitari che possono dare un contributo reale alla ricerca. Questo perché gli strumenti di misurazione avanzati possono fornire dati sul cambiamento globale della copertura forestale, sullo stress degli ecosistemi e sulla biodiversità.

"Forse scopriremo che non è necessario piantare un miliardo di ettari di alberi" ha continuato Saatchi. “Forse possiamo ripristinare gli ecosistemi esistenti e degradati riportandoli al loro stato naturale, in particolare ai tropici, e investire nel mantenimento della loro diversità e servizi. Ma credo che uno sforzo globale di rimboschimento possa avere un graduale impatto sulla mitigazione del clima. Ciò che accade alla Terra tra 100 anni dipende dalle scelte che facciamo oggi”.

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