Energia
20 GW di energia pulita è il potenziale stimato nel deserto della California dove è partita la prima fase del Desert Renewable Energy Conservation Plan che vuole integrare fonti rinnovabili ed ecosistema naturale.
Integrazione fra le fonti rinnovabili e l'ecosistema naturale. E' l'impegno assunto dai funzionari americani nel deserto della California dove è partita la prima fase del Desert Renewable Energy Conservation Plan (DRECP), un progetto che permetterà di gestire in modo sostenibile e razionale la produzione energetica verde.
I federali, che hanno stimato un potenziale di 20GW di energia pulita nei 22,5 milioni di acri di del deserto californiano, hanno individuato le aree dove accelerare le rinnovabili tutelando l'ecosistema. Il Piano, infatti, vuole sviluppare progetti di energia verde fornendo, allo stesso tempo, la protezione e la conservazione del territorio.
Per Sally Jewell, segretario degli Interni, si tratta di un processo che "senza dubbio" rappresenterà "un modello in tutto il Paese". Il Desert Renewable Energy Conservation Plan è frutto della collaborazione fra il Bureau of Land Management, l’US Fish and Wildlife Service, la California Energy Commission, e il California Department of Fish and Wildlife.
Sono due gli obiettivi del DRECP: innanzitutto, l'individuazione di aree ad alto potenziale per lo sviluppo di progetti rinnovabili, poi c'è l'intenzione di riconoscere specie ed ecosistemi da tutelare. Per fare questo è necessario stabilire dei requisiti di adattamento climatico per la fauna selvatica del deserto e delle misure di protezione per le aree con valore culturale e naturale.
Per il completamento del progetto è stato stabilito un approccio a fasi. La prima, avviata la scorsa settimana, consentirà di individuare le aree dove realizzare progetti solari, eolici e geotermici, le National Conservation Lands, e le cosiddette “Areas of Critical Environmental Concern”.
